ALGHERO – “Alghero mai vista così vuota sotto Natale”. Nonostante manchino all’appello le voci ufficiali del settore, in questi giorni il ritornello più frequente, tra pranzi e cene fino ai social, è questo. C’è poco da fare. Del resto, come già detto, le fotografie immortalano in maniera impietosa la condizione di generale tristezza. Questo al netto di qualche appuntamento con appena di seguito e solo nelle ore pomeridiane. Dalle 20 in poi è coprifuoco. Forse anche in questo caso non è possibile credere che ci sia un disegno. Ma poco ci manca. Per gente che non vedeva l’ora mettere una sordina alla movida, ad esempio, quello raggiunto è un ottimo risultato. Tra regolamento tavolini e decibel ci siamo: la città dopo le 19/20 è morta. Questo nonostante la resistenza di alcuni esercenti (sempre meno) come sottolineato Monica Pulina, consigliere comunale dell’Udc.
“Alghero, bella e impossibile, plauso ai commercianti algheresi e nello specifico a quelli del centro storico. Con poco e a proprie spese offrono ospitalità, convivialità senza chiedere niente in cambio”, e poi continua e punta il dito contro l’amministrazione Bruno “e cosa si fa per rendere vano un tentativo di riportare un po’ di vita in una città triste e desolata, si chiedono le autorizzazioni per il suolo pubblico”.
E la chiusura ancora più forte: “vergognamoci e chiediamo scusa ai commercianti, questa è Alghero! Il gemellaggio con Oliena non ha insegnato a chi di dovere cosa significa accoglienza e ospitalità”. Altro “alzare le serrande”, Alghero cosi non si è mai vista e in questo modo non si può continuare. Almeno per chi non vive su marte e vuole una città turistica viva, per gli altri (soprattutto ventisettisti, pensionati e politici di professione) ovviamente va bene cosi, anzi più silenzio c’è meglio è.
Nella foto sulla sinistra Monica Pulina
S.I.