ALGHERO – Sono tante le discussioni in atto e la confusione riguardo le cose che si possono e non si possono fare previste dal Decreto Conte di ieri. Ecco qui un breve riassunto delle tematiche soggette a più commenti e interpretazioni e nello specifico sulle attività permesse dal 4 maggio.
Ristoranti. “Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonchè la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare le distanze di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”.
Bar e locali. “Gli esercizi commerciali (bar non in stazioni e distributori carburanti) possono aprire e sono tenuti ad assicurare, oltre la distanza di un metro tra il personale, anche che gli ingressi vengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni”.
In sintesi i bar e ristoranti possono vendere tramite asporto e consegna senza però la possibilità di far sostare gli avventori oltre il tempo che ci vuole per scegliere la merce e acquistarla. Tradotto, per essere ancora più chiari, un bar può vendere le proprie bibite senza alcun problema e altrettanto un ristorante lo può fare con le pietanze prodotte. Mentre, come già detto, dal primo di giugno ci sarà la riapertura al pubblico di bar e ristoranti, mentre dall’11 maggio delle attività commerciali (negozi, etc).
Attività motoria fuori da casa. Sarà consentita la ripresa dell’attività motoria non più nei pressi della propria abitazione (anche con più persone, dunque coi bambini, purchè abitino sotto lo stesso tetto, gli altri devono rispettare le distanze e uscire da soli); Sì anche all’attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi anche gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra. Aperti parchi con dovute accortezze (i sindaci potranno chiuderli se non sarà possibile garantirle); Resta, come è evidente, l’impossibilità di creare assembramenti. Infatti è possibile incontrare parenti e congiunti e persone per motivi di lavoro senza però superare il numero di 15 persone.
Si può andare al mare. “Sì. È sempre possibile svolgere l’attività motoria con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago), senza limite di distanza da casa, purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Ciò in quanto i predetti non sono luoghi chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione”, queste le parole del Governo Conte. C’è da evidenziare che in un luogo come Alghero, o altre località rivierasche, la fascia di 200 metri dal mare (che consente dunque la possibilità di fare il bagno) comprende una notevole parte del territorio comunale (centro storico, area portuale, San Giovanni, Lido, Fertilia, Maristella, etc).
Attività produttive. Dal 4 maggio si riparte con il comparto manifatturiero, edilizia e cantieri, commercio all’ingrosso funzionale a queste filiere (già nei prossimi giorni sarà possibile aprire per predisporre le aziende al rispetto dei protocolli di sicurezza);