ALGHERO – Tutto è nato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale. Ma per chi segue la politica da vicino non è una novità: nonostante cambi e ricambi c’è una spaccatura tra amministrazione Bruno e struttura. Per alcuni è addirittura insanabile. Del resto, anche se si dovesse giungere alla naturale fine del mandato, oramai oggettivamente non c’è più tempo per stare ancora ad intervenire sull’organigramma comunale quando invece c’è un elenco infinito di emergenze che bussano alla porta di Sant’Anna. Tale grave condizione, che pesa molto negativamente su quelle che sono le istanze dei cittadini, è emersa nella massima assemblea cittadina mentre si discuteva del regolamento degli scuolabus che soffre di numerosi disagi e soprattutto ha visto lasciare a casa tre dipendenti senza che apparentemente ci siano spiegazioni, senza considerare i contratti ridotti all’osso delle persone confermate, come hanno ribadito i sindacati. Ma, come detto, a tenere banco nell’ultima adunanza è stato l’ufficializzazione dello strappo tra il sindaco e la struttura.
“Io, – ha detto Mario Bruno prendendo la parola a fine dibattito e rivolgendosi a Canessa – segretario generale sono molto amareggiato, perché la dirigente dottoressa Caria è andata via e credo che dovesse rimanere fino alla fine del dibattito, quindi la prego di prendere formali provvedimenti”. E ancora sui dirigenti: “credo che la struttura (dirigente e funzionari ndr) debba fare la propria parte fino in fondo, gli abbiamo chiesto di porre un quesito formale all’impresa (che ha vinto, in attesa del ricorso, l’appalto per lo scuolabus) sulle motivazioni che hanno portato alla non conferma di alcune persone, ho chiesto al dirigente oggi di intervenire per dimostrare all’aula che c’è una separazioni dei poteri netta, quella parte io non la posso fare, la deve fare un dirigente e lei (la dottoressa Caria) mi deve dire perché ha accettato quella risposta e non l’ha contestata oggi, se lei ha ragione è un altro discorso, ma da quanto è emerso non mi pare”.
Ancora nel mirino la Caria e in generale la struttura. “Io voglio capire i motivi perchè queste persone non sono state confermate, se ci sono delle motivazioni, però lo dica la dirigente, io non ho questi elementi”, ed entrano nello specifico Bruno sembra alzare bandiera bianca, “io lo chiedo alla struttura perchè qualche volta mi dia una mano, lo dico al segretario, che invece me la dà e con grandi risultati, ma tutta la struttura deve essere così, io altro non posso fare, se non provare ad indirizzare, cambiare i dirigenti, i vari settori, sulla base della normativa che ho a disposizione, questo sto chiedendo”.
E poi il passaggio più forte nella forma e nella sostanza che, come detto, palesa i contrasti interni al Comune tra parte politica e tecnica. “Chiedo formalmente che tutti i dirigenti siano presenti, visto che comunque prendono un sacco di soldi e devono meritarsi lo stipendio, in tutte le sedute del consiglio comunale, dall’inizio alla fine, tutti, perchè forniscano il supporto tecnico necessario, se non c’è una macchina amministrativa che funziona è difficile, è impossibile, perchè guardi (sempre rivolgendosi al segretario) l’appalto per l’igiene urbana non l’ho fatto io, la commissione non l’ho fatta io, la perdita di tempo per trovare la commissione non è mia, e gli appalti per le strutture sportive, rifatti per ben tre volte, non li ho fatti io, bisogna dare a ciascuno i meriti e responsabilità”.
Molti sentendo queste parole sono sobbalzati sulle sedie. Sentimento raccolto dai consiglieri d’opposizione Pais e Pulina che a margine del dibattito hanno ricordato che “ogni volta che ci sino meriti da prendere ed eventuali medaglie da apporsi il sindaco è sempre in prima fila, mentre le mancate soluzioni ai problemi, anche gravi come la mancata definizione dell’appalto di igiene urbana e la città sporca come non mai, sono da attribuire al passato oppure alla struttura, una cosa assurda, come se gli algheresi, avessero votato dirigenti e funzionari e non sindaco, assessori e consiglieri”.
Nella foto Mario Bruno in Consiglio
S.I.