AlGHERO – “Mentre Alghero prosegue il suo inesorabile declino di cui solo ad ottobre potremo apprezzare i danni, leggiamo perplessi e preoccupati le riflessioni dell’ex primo cittadino Carlo Sechi che chiede lo scioglimento della Fondazione Meta e della Secal. Affermazioni che non giungono da un soggetto qualsiasi anche se i toni utilizzati somigliano a quelli di un oppositore, di chi è estraneo a qualsiasi responsabilità amministrativa”. Cosi Forza Italia Alghero che interviene su uno dei tanti temi scottanti degli ultimi anni: la Meta. Organismo le cui nomine (in scadenza nei prossimi giorni) sono ferme ancora alla Giunta di centrosinistra guidata da Lubrano ed espressione anche dall’attuale Sindaco.
“Tale affermazione – continuano dal partito di opposizione – arrivano piuttosto da chi oggi è parte attiva della maggioranza di governo della città. Dal 2012, prima con Stefano Lubrano, oggi con Mario Bruno, Carlo Sechi ed il suo movimento hanno avuto un ruolo di primo piano nella vita amministrativa di Alghero. Con Lubrano al movimento politico dell’ex Sechi era stato assegnato proprio l’Assessorato alla Cultura dal quale dipende la Fondazione Metta. Oggi con Bruno Sindaco, Carlo Sechi può contare sulla presenza in giunta della presenza dell’Assessore Lampis. Si proprio lei. Quella del regolamento sui suoli pubblici. Ricordiamo all’ex sindaco delle “ganasce e delle putrelle” che la Fondazione Meta nasce nel 2010 con deliberazione del Consiglio Comunale che ne aveva molto chiaramente tracciato limiti, competenze ed obbiettivi, disegnando quali dovessero essere i ruoli rispettivamente del Comune di Alghero e della Fondazione. Dal 2012 al 2016, cioè per ben 4 anni e mezzo, la cultura algherese e la Fondazione Meta sono state amministrate da giunte di cui Carlo Sechi ha e fa parte avendone avuto direttamente il controllo per ben 2 anni dal 2012 al 2013 attraverso l’allora assessore alla cultura Romina Caula e l’ex consigliere comunale Valdo di Nolfo. Ragion per, quando l’ex sindaco Sechi parla di poca trasparenza e di contributi assegnati in maniera discutibile, fa riferimento inevitabilmente proprio a quella gestione nella quale egli è stato protagonista e non una comparsa come vuol far credere. La Meta è solo uno strumento. Denunciarne oggi l’inefficacia ed inutilità equivale a dichiarare il suo fallimento e quello delle amministrazioni che in 4 anni e mezzo egli ha sostenuto e sostiene. Forse, allora, sarebbe più logico e coerente chiedere la “liquidazione” e lo scioglimento dell’amministrazione Bruno di cui lui fa parte. Analoghe riflessioni valgono per Secal che a detta di Carlo Sechi vesserebbe gli algheresi”.
“Egli dimentica che l’alternativa di Mario Bruno, cioè del sindaco che lui oggi sostiene, è l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi comunali ad Equitalia. Così mentre in altri comuni si fa a gara rescindere ogni rapporto convenzionale con la società di riscossione più temuta d’Italia, ad Alghero la portiamo dentro le case degli algheresi liquidando la Secal. È innegabile che specie recentemente la società di riscossione comunale abbia commesso alcuni errori. Vero è che ad essi è stato posto rimedio senza costringere i contribuenti algheresi a ricorrere a costosi contenziosi tributari. Chi ha dimestichezza con la materia sa, invece, che anche in presenza di macroscopici errori, l’unico modo per avere giustizia davanti ad Equitalia è quello di pagare un tributarista che faccia valere le ragioni del contribuente in commissione tributaria o addirittura in Cassazione. Lo sanno bene i numerosi contribuenti che vengono per anni perseguitati da cartelle esattoriali i cui importi continuano a crescere nonostante l’infondatezza della pretesa tributaria.”
“Ma forse, più semplicemente, Carlo Sechi ha nostalgia dei tempi passati, quando da sindaco di Alghero terrorizzava gli algheresi attraverso la Gestor, inviando loro cartelle milionarie (allora c’era la lira) per acqua mai consumata. Probabilmente, ad essere sciolta dovrebbe essere la scellerata e sciagurata “santa alleanza” tra Bruno, Usai e Carlo Sechi che in pochi anni sta riportando inesorabilmente Alghero al buio degli anni ’90. Isolata, esclusa dalle principale rotte nazionali ed internazionali e supina”.
Nella foto i massimi rappresentanti di Forza Italia Alghero
S.I.