ALGHERO – Una cosa è certa, a tre anni dall’inizio del suo mandato, l’amministrazione Bruno verrà ricordata anche per aver eliminato la centralità del Consiglio Comunale dalla vita politica cittadina. Potremmo dire addirittura marginalizzato o anche esautorato. Un fatto evidenziato già più volte ed emerso in tanti articoli, commenti e addirittura in segnalazioni nella massima assise cittadina. Come nell’ultima seduta quando il consigliere Emiliano Piras si è soffermato proprio su questo tema chiedendo un implementazione dei lavori delle commissioni e dell’assemblea al presidente Matteo Tedde anche al sindaco Mario Bruno. Una questione importante e fondamentale per un corretto funzionamento della “macchina comunale” e soprattutto centrale per poter dare le attese risposte all’elettorato e dunque agli algheresi sui temi maggiormente sentiti. Il Consiglio funge da “filtro”, da sempre. Vengono raccolte le istanze e trasformate in atti da poter discutere, votare e trasformare anche in delibere dunque azioni.
“E’ chiaro che lei, sindaco, ha compreso che può andare avanti solo con la Giunta, convocando col conta gocce il Consiglio”, ha ribadito Piras. Ma a lui ha risposto il presidente Tedde, sempre nell’ultima seduta. “Se volete io resto qui fino alle 2.00 e andiamo avanti a discutere i punti all’ordine del giorno?”. Una proposta provocatoria visto che solitamente già intorno all’ora di cena c’è un fuggi-fuggi generale. E questo a fronte di oltre 40 argomenti ancora da discutere. Una cosa del genere sicuramente non è mai accaduta nella storia del Comune di Alghero e neanche, forse, negli altri centri. Ma, c’è da specificare, che le responsabilità, almeno questa volta, non sono da imputare tutte all’amministrazione Bruno. Infatti capita troppo spesso che i consiglieri, anche su temi cruciali, lascino l’aula e soprattutto in fase di conferenza dei capi gruppo non vengano imposti degli orari più consoni e utili ad estinguere più punti possibili. Del resto se si convoca il Consiglio alle 18, che diventano le 18.30, tolta un’ora e mezza di segnalazioni, praticamente non c’è spazio per le delibere e comunque discussioni sostanziose.
Sicuramente tutto nasce dal fatto che la maggioranza ha ancora e sempre dei numeri molto risicati. La sua tenuta ruota, ancora, sempre intorno al numero 13. Adesso anche al Parco sarà utilizzata la seconda convocazione su questioni fondamentali come il Bilancio. Fatti che accaduti con altre amministrazioni avrebbero fatto urlare allo scandalo. Ma il periodo inedito, marziano e riferibile, spesso negli aspetti negativi, al trapassato remoto della politica, produce anche questa sorta di lassismo, superficialità e in generale distanza dalla realtà. Verità vera e non edulcorata o falsata che, però ritorna prepotentemente a galla quando un genitore (fatto vero) incontra un consigliere comunale di opposizione e dice: “ve ne dovete andare, andare via tutti, siete tutti uguali, Alghero è sporca e non c’è lavoro, mio figlio a 30 anni è dovuto partire per trovare un’occupazione”.
Nella foto il Consiglio Comunale
S.I.