ALGHERO – La delibera del 30 Settembre 2016 esclude Alghero dall’Area di Crisi complessa Porto Torres-Sassari. “Ho già chiesto al Presidente Pigliaru con una lettera di rimediare a questo clamoroso errore della Giunta regionale, se questo non avverrà chiederò al Consiglio Comunale di uscire dalla Rete Metropolitana. La Regione deve essere coerente e trovare il modo di rimediare”. E’ quanto affermato dal sindaco Mario Bruno dopo aver ripercorso in conferenza stampa il lungo lavoro dell’Amministrazione che aveva portato l’assessorato regionale all’Industria a candidare al Mise per il riconoscimento formale di Area di Crisi complessa il Polo industriale di Porto Torres, includendo come avviene storicamente, i territori di Sassari e Alghero. Scelta inspiegabilmente modificata con la delibera a firma del vicepresidente Raffaele Paci, nonostante i numerosi incontri preliminari e l’importante progettazione avanzata dal comune di Alghero e inserita nel dossier inoltrato alla RAS. Posizione, quella della Regione, ritenuta immotivata e dannosa dallo stesso Consorzio Industriale Provinciale, che per bocca di Mario Podda, rappresentante del Comune nel CIP, rileva la mancanza di coerenza degli atti regionali nell’escludere Alghero dall’Area di Crisi complessa. “E’ lo stesso assessorato all’Industria che attraverso le sue direttive mette insieme i tre comuni – precisa Mario Podda – e addirittura l’assessorato alla Programmazione prevede nel Piano Strategico Regionale la progettazione comune dello sviluppo industriale del Nord Ovest dell’Isola”.
Il Distretto Idrografico blocca l’approvazione del Piano di Valorizzazione e Conservazione della Bonifica. Nonostante gli accordi di co-pianificazione urbanistica stipulati tra Regione Sardegna e Comune di Alghero, tesi ad accelerare i termini di adozione e approvazione del Piano di Valorizzazione della Bonifica storica, permettendo così a tutti gli agricoltori di non perdere le opportunità offerte dal Psr come avvenuto in passato, con una recente nota a firma della direzione generale dell’Agenzia regionale del Distretto Idrografico della Sardegna si richiedono numerose integrazioni al PAI (Piano di assetto idrogeologico) che richiederanno diversi mesi di lavoro non preventivati. Studi di compatibilità da approvare preliminarmente alla legge stralcio sulla bonifica algherese. “Vengono richiesti adempimenti importanti che ricadono addirittura su competenze della Provincia e questo comporta inevitabilmente un allungamento importante dei tempi di progettazione e conseguente adozione del Piano di assetto Idrogeologico” conferma il tecnico incaricato, prof. Sergio Ginesu dell’Università degli Studi di Sassari. Tempi che si rifletteranno sulla possibilità di giungere in tempi celeri all’approvazione definitiva del Piano di Valorizzazione e Conservazione della Bonifica come preventivato dall’amministrazione comunale. “Ci vuole un coordinamento tra agenzie regionali e assessorati che spetta alla Giunta cagliaritana, altrimenti si prendono in giro i cittadini” precisa l’assessore all’Urbanistica Antonello Usai, che sottolinea il lungo e laborioso lavoro portato avanti negli ultimi mesi dai tecnici, in linea con le disposizioni dei competenti uffici regionali.
Nella foto l’incontro di questa mattina
S.I.