ALGHERO – Com’era lecito attendersi, i dati sul lavoro diffusi attraverso un articolo di Algheronews [Leggi] hanno sollevato un polverone in città. Piazze reali e virtuali nella giornata di ieri hanno avuto come oggetto principale dei discorsi questo tema. Anche se quanto emerso attraverso i numeri dell’Agenzia Regionale del Lavoro è Lapalissiano, al netto dei servi sciocchi che pur senza occupazione difendono l’indifendibile, la stragrande maggioranza degli algheresi ha accolto con rabbia la conferma del disastro occupazionale nella Riviera del Corallo.
45%, del totale della popolazione attiva residente ad Alghero (tra i 15 e i 64 anni), tra gli iscritti a quello un tempo denominato “Ufficio di Collocamento” in viale Sardegna alla Petraia. Un’emorragia di posti di lavoro che anche il sindaco Mario Bruno non ha potuto che confermare. Con dei passaggi poco rilevanti (morti e stagionali) e in maniera contorta, come spesso accade quando si parla di comunicazione. Attraverso un post su facebook, nel pomeriggio di ieri, il Primo Cittadino ha commentato (anche senza citare la fonte) l’articolo di Algheronews avvalorando quanto scritto anche nei termini della gravità della situazione generale. Commento, non si sa perchè, se non forse per i consigli dell’imponente macchina comunicativa, cancellato nel giro di pochi minuti.
13.016 algheresi è senza lavoro su un totale di 44.00 abitanti (dato sugli abitanti assolutamente allarmante visto che, ad esempio, Olbia sta superando i 60.000). E, come scrive lo stesso Bruno, quando lui è arrivato a Sant’Anna il dato era molto inferiore e superava i 12.000. In campagna elettorale più volte disse che se ci fosse stato un solo disoccupato in più si sarebbe dimesso subito, ecco siamo, purtroppo davanti, diverse centinaia di persone in più senza lavoro. Senza considerare che molti algheresi, come ricordano anche i tecnici regionali, non sono iscritti all’Ufficio del Lavoro ma sono senza occupazione. Inoltre, questo dato è aggiornato al 31 dicembre 2015 dunque, com’è evidente, l’annualità in corso registrerà sicuramente un netto peggioramento. Per farla breve, è certo che il dato reale super il 50%. E questo in generale è un dramma, ma ancora di più per una località turistica dalle mille risorse e ricchezze con porti, aeroporto, parco terrestre e marino, uffici, negozi, mercati, borgate, musei, fondazione culturale, storia e tradizione unici, non può che rappresentare un totale fallimento politico e amministrativo.
Nella foto Bruno dal video della campagna elettorale
S.I.