ALGHERO – Bruno, ancora una volta, è riuscito nel suo intento: avrà il suo “giornalino”. O meglio, come lo ha voluto chiamare nella delibera “Il periodico della città”. Un modo come un altro per diffondere la propaganda dell’amministrazione, della maggioranza ed eventualmente le proposte e uscite, ovviamente quelle non critiche, da parte delle opposizioni. Tutto questo mentre l’esecutivo attuale mai come prima ha spazio sui media locali e regionali. Del resto ha anche lo staff più imponente di sempre con all’interno due giornalisti. Ma nonostante questo e pur essendoci una marea di problemi ancora da affrontare e risolvere, il sindaco ha deciso di far definire subito la delibera, portarla in aula e farla approvare.
“Una vera vergogna senza alcun senso di esistere”, hanno tuonato dalle opposizioni. Maria Grazia Salaris, Michele Pais, Enrico Daga, Roberto Ferrara e Maurizio Pirisi sono intervenuti attestando l’inutilità di tale operazione che è fuori dal tempo e senza senso visto che “Bruno già esce in tutti i mezzi di informazione e non ha bisogno di creare nessuno giornalino” e questo anche se gratis “perchè si andrà a togliere fette di mercato pubblicitario alle attività editoriali già esistenti”. E nello specifico è stato Pais a fare l’esempio di chi, già da tanti anni, porta con fatica avanti sia cartacei che anche siti on-line e a breve si troverà a concorrere con il Comune di Alghero. “In particolare penso al signor Cantoni – ha detto – che non con difficoltà va avanti col suo lavoro di informazione da anni col cartaceo di Alghero Eco”. L’esponente forzista ha ricordato al Primo Cittadino che “già esce quotidianamente su tutti i media comprese le tv e dunque non ha alcun bisogno di creare questa porcheria che, d’altra parte, è chiaro che sarà utilizzata per fare propaganda proprio quando non manca molto alla fine della sua fallimentare esperienza”.
“Una scelta nefasta e indegna”, ha detto la Salaris che ha spiegato “mi rivolgo ai consiglieri di opposizione, visto che il sindaco ha già deciso, voi verrete ricordati come quelli che hanno dato il via libera a questa delibera che va contro le reali e quotidiane esigenze degli algheresi che non hanno certo bisogno di vedersi recapitato in casa un giornalino che loda le gesta del sindaco”. Inoltre, ha ricordato sempre la Salaris, “con che coraggio parla il sindaco che ha nel suo staff dei giornalisti e anche un responsabile di testata” e non solo, come anche già detto dallo stesso Pais, “gli algheresi non devono essere imboniti da nessun tipo di propaganda, ma dai fatti, dalle azioni e dalle risposte concrete alle loro esigenze partendo da un freno reale alla drammatica disoccupazione che sta flagellando la nostra città”.
Daga, Ferrara e Maurizio Pirisi hanno ribadito l’assurdità di questo regolamento che vede “la creazione di un cartaceo proprio in un periodo storico in cui tutti, anche le persone più avanti con l’età, attingono dal web le informazioni e non certo dai giornaletti che arrivano a casa e possono usare per altri scopi come incartare le uova”, ma nonostante questo “il sindaco ha deciso di andare avanti, di continuare nella sua proposta di pensiero unico che tanto gli piace che trova già riscontro nella quotidiana comunicazione su quasi tutti i media locali”, del resto ha continuato Daga “com’è noto, non ama nè critiche nè contraddittorio, ma, come detto solo il pensiero unico”. Mentre Maurizio Pirisi ha ricordato, l’altro cartaceo “free press”, oltre ad Eco, ed è L’Isolano. “Si poteva dare un contributo a questi e comunque diffondere energie e fondi ai media già esistenti come facevano noi con le giunte di centrodestra in passato dove la pubblicità istituzionale veniva acquistata in maniera uguale a rotazione su tutti gli organi presenti”.
E poco c’entra che non saranno utilizzati soldi pubblici. “Si andrà a creare una concorrenza oggettivamente sleale che danneggerà le realtà già esistenti, a favore dell’amministrazione che comunque avrà delle spese per il personale e in generale è sufficiente già far perdere tempo agli uffici e all’apparato, per considerare una grave perdita di denaro”, hanno detto dalle opposizioni. Ma, nonostante le critiche giunte dai banchi della minoranza e pur essendoci alcuni esponenti di maggioranza molto dubbiosi su tale delibera, alla fine Bruno ha incassato 13 voti positivi. Ma non solo. Infatti, ha destato non poca sorpresa il voto di astensione (differente da quello contrario del suo collega di partito Daga) di Mimmo Pirisi. Sono chiare, oramai, le fibrillazioni politiche che a breve porteranno a nuovi scenari in casa dem. Ma questa è un’altra storia. Per adesso, restando al Consiglio Comunale di ieri, la delibera prodotta e fatta approvare palesa ancora una volta quale sia il “core business” della guida bruniana.
Nella foto (di Andrea Manca) il Consiglio Comunale di ieri
S.I.