CAGLIARI – “Sindaco Bruno smetta di minacciare i concessionari balneari e applichi correttamente gli indirizzi regionali per la gestione delle fasce costiere e l’ordinanza balneare 2018”. Così il consigliere regionale Marco Tedde commenta le dichiarazioni del sindaco di Alghero che sventola sotto il naso degli operatori delle spiagge una presunta ordinanza che li obbligherebbe a rimuovere la posidonia da aree limitrofe alle loro concessioni. “Un atteggiamento vessatorio che aggrava i danni già subiti dai concessionari per i depositi straordinari di posidonia e per l’incapacità dell’amministrazione di intervenire in tempi accettabili -attacca Tedde-. Ancora una volta ricordiamo all’amministrazione che chiedere ai balneari di ripulire anche le aree limitrofe a quelle date loro in concessione è illegittimo perché non previsto dagli Indirizzi regionali per la gestione delle fasce costiere e dall’ ordinanza balneare 2018. Gli Indirizzi per la gestione della fascia costiera ribadiscono la competenza dei comuni e dei titolari di concessioni demaniali ad effettuare la pulizia delle spiagge, prevedendo che: “le amministrazioni comunali dovranno curare la pulizia dei tratti di spiaggia libera, i titolari di concessioni quella relativa alle aree loro assentite.”
E che “i concessionari …. nell’effettuare la rimozione della posidonia nell’area a loro assegnata (sic!) devono attenersi alle modalità operative comunicate dal Comune……” L’ordinanza balneare 2018 prescrive l’obbligo dei concessionari di curare la manutenzione e la pulizia delle aree in concessione e di tenere pulite le aree limitrofe fino alla battigia predisponendo appositi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Ma non impone loro la rimozione della posidonia per le aree extra concessione. Nel frattempo -chiude Tedde- sono in attesa che Pigliaru risponda alla mia interrogazione con la quale gli chiedevo di fornire un’interpretazione dell’ordinanza balneare 2018 che chiarisca una volta per tutte che il Comune non può pretendere dai balneari anche la pulizia delle aree limitrofe a quelle ricevute in concessione perché questo è illegittimo perché non non previsto dagli Indirizzi della Giunta.”.
Nella foto un tratto di spiaggia “libera” ancora ricoperto da alghe
S.I.