ALGHERO – Negli scorsi giorni il Sindaco Mario Bruno ha firmato “l’ordinanza con l’obbiettivo di contrastare il grave fenomeno delle ludopatie e del gioco compulsivo, che si sta diffondendo in maniera preoccupante anche sul territorio comunale di Alghero e rischia di pregiudicare la salute pubblica se non opportunamente affrontato”, questo a seguito del fatto, come scritto nell’ordinanza, “che il gioco d’azzardo patologico è ormai inquadrato come malattia sociale nell’ambito delle dipendenze patologiche, e preso atto dei report sul Distretto di Alghero presentati in collaborazione col Servizio dipendenze dell’Asl di Sassari, in seguito anche agli approfondimenti effettuati dalla competente Commissione consiliare, si è ritenuto necessario e urgente adottare un provvedimento che regoli opportunamente gli orari di esercizio delle attività e ne vieti l’apertura di nuove in luoghi ritenuti sensibili”.
Ma, come tutti i settori commerciali, e non solo, ci sono delle regole e soprattutto pronunciamenti dei Tribunali che non possono non essere presi in esame dalle amministrazioni pubbliche e in questo casa dal Comune di Alghero. “Non credo che con gli orari si combatta la ludopatia, ci vuole una legge del Ministero dell’Economia che regoli il settore con le limitazioni sugli orari si creano solo problemi alle attività che hanno le slot, non a chi gioca”, cosi il titolare di un tabacchino di Alghero e specifica “come è successo in altri comuni italiani nei quali in ugual modo si sono adottati provvedimenti sugli orari ma sono stati bocciati sia dal consiglio di stato e dal Tar di varie regioni, ristabilendo gli orari normali”, per questi motivi “a giorni lunedì partirà da una grossa associazione di categoria il ricorso per questa ordinanza come è accaduto in altre regioni d’Italia”.
Nella foto alcune slot-machine
S.I.