ALGHERO – “Si parla tanto di ludopatie, circa 500 utenti al serd di Alghero, dati raccolti dal serd di Sassari e reso pubblico nel corso dell’audizione di fronte alle commissioni consiliari competenti, in tema di servizi sociali. Mi domando se è stata invitata la dott.ssa Marisa Depau, responsabile del serd di Alghero, professionista a cui compete l’idonea valutazione del fenomeno, se i dati raccolti per il comune di Alghero siano reali o frutto dell’ennesimo tentativo di propaganda politica”. Cosi la dottoressa Lina Bardino che, oltre essere una stimata professionista, da tempo si occupa anche di politica. La Bardino evidenzia alcune gravi dimenticanze dell’amministrazione Bruno e c’è anche da sottolineare che una località turistica dove aumentano questo tipo tipo di patologie rappresenta un caso più unico che raro e non può che derivare dalla grave crisi occupazionale del territorio.
“Certo è ,che la dott.ssa Depau dal giorno del suo insediamento, si è adoperata affinché venisse alla luce una triste realtà, quella della tossicodipendenza minorile e ad essa correlata la prostituzione e la formazione delle baby gang. Una realtà sociale pressoché sconosciuta alla nostra amministrazione, visto che non è stata fatta una sola iniziativa a sostegno di questo servizio. La responsabile del servizio serd , è riuscita ad ottenere, con grande fatica, uno psicologo per il sostegno degli utenti, chiaramente insufficiente per la domanda; inoltre si è adoperata per creare convenzioni con comunità Onlus, come san Patrignano, a costo zero per la Asl. mentre ci sono in essere convenzioni con comunità a costi esosi: 130 euro ad utente”.
“Per non parlare della vergognosa carenza di un gruppo di sostegno per i genitori che devono affrontare queste problematiche, costretti ad incontrarsi a Porto Torres. Chiediamo a gran voce che venga fatte al più presto un piano di contrasto e prevenzione alla tossicodipendenza, mediante la formazione e l’informazione, a partire dalle scuole dell’obbligo, cercando di salvare più giovani possibile dalla morte e dalle malattie correlate alla tossicodipendenza”.
Nella foto Lina Bardino
S.I.