ALGHERO – Non capita spesso che esponenti politici di diversa estrazione e storia e soprattutto con pregresse e diffuse posizioni antitetiche si trovino d’accordo su qualche tema specifico; magari pure cruciale. Com’è quello del Depuratore e in particolare l’uso delle acque reflue. Questione che negli anni ha diviso, più che unire, oggi vede su posizioni simili il consigliere regionale di Forza Italia-Sardegna, Marco Tedde e, a livello locale, il capogurppo del Pd, Mimmo Pirisi e anche l’amministrazione Bruno.
Anche se con aspetti differenti, il riaffacciarsi in maniera preponderante della “Marea gialla” non può non trovare una volontà comune (finalmente) di superare il problema. E, rispetto al passato, caratterizzato anche da interventi talvolta perfino demagogici, oggi la sintesi c’è ed è quella riconosciuta perfino dalla Regione (col Centrosinistra di Pigliaru) di poter utilizzare i reflui. Addirittura, ed è questa la grande novità, senza neanche l’obbligo della miscelazione con altre acque. Cosa che è avvenuta durante alcuni mesi dell’anno passato e così si è “arginata” l’ondata scura nel mare cristallino.
Cosa che, però, avviene naturalmente. Soprattutto in un periodo di vacche grasse come questo dove le piogge record, oltre ai problemi, hanno portato anche giovamento ai bacini riempendoli fino all’orlo. Perciò, come detto in questi giorni dal consigliere comnunale Pirisi [Leggi] e già ribadito più volte in passato e anche recentemente dall’onorevole Tedde, non si deve perdere più tempo, altrimenti è facile (purtroppo) assistere nuovamente al triste fenomeno della “Marea gialla”.
Come da foto e video circolati sui social, ieri mattina si è ripresentata puntuale ad invadere il litorale di Maria Pia. Questo perchè le acque depurate, invece di finire nelle condotte del Consorzio della Bonifica della Nurra, sfogano nel Calik e dunque in mare spingendo anche terra, alghe e altro contenuto nella laguna. Senza considerare il mutamento dei paramenti (dolce e salato) della acque. Cosa fare per evitare questo? Usare i reflui prodotti dal Depuratore. 220 litri al secondo che andrebbero a sommarsi ai 1200/400 del Consorzio della Nurra. Una miscelazione di uno a quattro che, anche se non più richiesta dalla legge, di fatto verrebbe realizzata con un doppio giovamento: per l’agricoltura e per il mare di Alghero. L’anno scorso questo si è fatto, quest’anno ancora no perchè, a quanto pare, manca il via libera di alcuni enti preposti. Perciò sarebbe opportuno e indispensabile che arrivi l’ok, prima che sia troppo tardi e lo splendido lo specchio acqueo di Maria Pia diventi ancora marrone.
Nella foto la “Marea gialla” ieri mattina (ed è presente anche oggi) nel mare di Alghero
S.I.