ALGHERO – “Il Tar dichiara “cessata la materia del contendere e condanna l’Amministrazione comunale al pagamento delle spese legali”. Poche parole, ma molto chiare: siccome l’amministrazione Bruno ha fatto quello che dieci consiglieri di opposizione le hanno chiesto tramite ricorso al Tar, il Pai non è stato annullato. Altrimenti, caro Sindaco e compagnia cantante, oggi il tenore della sentenza del Tribunale Amministrativo sarebbe stato totalmente diverso, anzi opposto. Ovvero, come giù evidenziato, il Pai sarebbe stato cassato, reso nullo, bocciato”. Cosi i consiglieri comunali Pais, Camerada, Pirisi, Salaris e Pulina e le forze politiche di Forza Italia-Alghero, Ncd, Lega/Psd’Az, Azione Alghero, Patto Civico e Progetto Autodeterminatzione sul tema del Pai e di fatto replicano alla nota dell’amministrazione Bruno [Leggi]
“E questo non è accaduto grazie ai consiglieri comunali, difesi dagli avvocati Antonio Maria Lei e Michele Pais, che hanno firmato il ricorso il quale ha permesso all’Amministrazione di corre ai ripari e convocare un altra seduta Consigliare, sempre a spese degli algheresi, correggere i marchiani e diffusi errori presenti. Solo a questo punto, ma con il ricorso già presentato e inoltrato anche per conoscenza agli uffici comunali, che il Tar si è potuto pronunciare in maniera più edulcorata nei confronti dell’Amministrazione Bruno. Non senza, però, accollargli la condanna al pagamento delle spese legali che si sommano alla seduta Consigliare e Commissione arrivando a circa 6.000 euro di soldi pubblici che si sommano ai tanti altri ricorsi persi e altrettanti soldi pubblici gettati dalla finestra”.
“Ma questo, come è oramai noto, è il tratto distintivo di Mario Bruno e suoi compagni: incapacità e menzogne. Tutto a discapito degli algheresi pure coloro che, come in questo parte dei residenti dell’agro, credono nella presunta bontà degli atti di questi pirati della politica. Una vergogna consumata da dei veri peracottari della amministrazione pubblica che ci costringono ad inviare il provvedimento alla Procura della Corte dei Conti per il risarcimento del danno erariale e non solo chiederemo pure che tali somme vengano restituite alle casse del comune dalle tasche di coloro che hanno causato tale danno”.