ALGHERO – Lettere di licenziamento per tutti i lavoratori del Parco di Porto Conte. In totale quasi una quarantina di persone ai quali, da qualche giorno, gli è arrivata a casa la lettera di fine rapporto. Questo perchè è scaduto il contratto tra l’ente di riserva terrestre e Parco Geominerario (nello specifico l’agenzia Ati Ifras che opera in tutta la Sardegna). Un passaggio formale che non dovrebbe causare la fine definitiva del rapporto lavorativo, ma che, ad oggi, sta creando preoccupazione. Una scelta, quella di legare il destino di Villa Gioiosa a quello dell’organismo del Sulcis-Iglesiente, che a suo tempo fu criticata da una parte delle opposizioni di centrodestra e che adesso potrebbe creare dei problemi per continuare a dare una normale funzionalità al Parco stesso.
Ma, a parte questo, ciò che pesa è l’assenza, anche in questo caso di Politica. Quella che avrebbe dovuto nominare un Presidente forte e determinato a portare avanti le grandi sfide in capo a Porto Conte e soprattutto non in maniera gratuita visti i gravosi impegni che deve affrontare. Invece ad oggi, per le scelte nefaste del centrosinistra, colui che guida il Parco lo deve fare senza alcun emolumento e ciò, al netto delle uscite di facciata pesa non poco.
Tant’è che, nonostante una nomina diretta dal sindaco, indirizzata al professore Farris, l’ente viste le sue dimissioni si trova senza un presidente (questo dopo anche l’abbandono di un altro membro del Cda che oramai è da considerare non valido). E questo pesa molto anche nel processo che ha portato al licenziamento di massa. Passaggio che di fatto lascia il Parco senza personale. Un fatto di una gravità inaudita e su cui ci sta lavorando il direttore Mariani ma, come detto, senza un presidente e soprattutto un indirizzo politico non potrà andare avanti nel modo idoneo e produrre le risposte attese a partire dall’agognato Piano atteso da diversi anni.
Nella foto una recente assemblea del Parco
S.I.