Pd e voto, turismo sotto attacco

ALGHERO – Sogno o son desto, direbbe il poeta. Però in questo caso siamo vivendo un incubo. Da settimane, come dei martelli, alcuni media, raccogliendo pareri, interventi e dichiarazioni di politici e rappresentanti di associazioni e mondo accademico, battono sul ferro, caldo, dei numeri registrati durante la stagione estiva. Partendo dal presupposto che l’estate, dunque il periodo in cui si dovrebbe incamerare maggiore ricchezza, non è finita, ma adesso, l’intervista di oggi all’assessore regionale al Turismo Barbara Argiolas chiarisce tutto. Come sempre, infatti, il tempo è galantuomo anche se, in questo caso, è difficile credere a quanto si legge. In sintesi la Argiolas dice che un’altra estate da record come questa non la possiamo sopportare e dunque bisogna limitare le presenze. Tutto giusto, niente di male. Se non fosse che non è stata un’estate da record e soprattutto che tutte le mete, prendiamo almeno quelle del Mediterraneo, registrano numeri notevolmente superiori. E non da adesso. La Sardegna ha degli spazi, materiali e immateriali, immensi di crescita. Fare delle ammissioni del genere comporta, per forza, attivare dei retro pensieri che, spesso, sono azzeccati.

In questo caso che Renato Soru è candidato alle primarie per la presidenza della Regione, ma non solo. Infatti voci sempre più insistenti parlano di una fine anticipata della Giunta Pigliaru e dunque elezioni anticipate questa primavera. Perciò è evidente l’accelerata del mondo che supporta Soru ovvero accademici, ambientalisti, sinistra del Pd e non ultimo, come da convegno di venerdi, alcune propaggini locali. Questo, come già anticipato [Leggi], anche per provare a convincere gli indecisi (oramai pare solo uno, il consigliere comunale Alessandro Nasone, visto che Linda Oggiano passerà all’opposizione) a salvare Mario Bruno. Non a caso il rappresentante già dell’Upc e oggi all’opposizione era presente al convegno soriano. Ma il voto al Consuntivo è tutta un’altra storia. Del resto si vocifera che Nasone voglia approdare al Pd, ma i dem catalani, per la quasi totalità, fanno riferimento all’area Popolare Riformista e Socialista (Spissu, Lai, Ganau) e non quella soriana. Dunque se Nasone dovesse sbagliare campanello è difficile che troverà aperto.

Ma questa è un’altra storia che, però, come detto si incrocia con la ridiscesa in campo di Soru. Gli avversari per le primarie potrebbero essere Silvio Lai o Massimo Zedda, ma per adesso sembra che i “nemici” siano i sardi. Infatti leggere le dichiarazioni di questi giorni dell’ex-governatore, sul Ppr (non vuole che sia modificato, salvo poi apprendere di ricorsi allo stesso provvedimento) e sul Turismo da parte della “sua” assessora, non possono che far saltare sulla sedia. Trattandosi di persone, imprenditori e anche rappresentanti politici piuttosto avveduti, quanto sanno tutti non può essere sconosciuto ad essi. E ciò aggrava la situazione. A prescindere dai pensieri personali, è evidente che si tratta di strategie elettorali. Perchè, ribadiamo, parlare di stagione record e dunque di annata da incorniciare è pura fantasia, per non dire altro. Anche perchè se dovessero continuare queste “stagione record”, come evidenzia in altra sede giustamente il presidente Pigliaru in un convegno a Nughedu, la Sardegna finirà spopolata con tutti i suoi giovani, e meno, emigrati in cerca di fortuna. Non è proprio un quadro idilliaco, almeno non per chi non ha stipendi, entrate garantite e fortune varie.

Nella foto il convegno sul turismo di venerdi ad Alghero

S.I.