ALGHERO – “Cinque Spoke riferimento di altrettante aree che coprono 150mila abitanti circa tra cui quello di Alghero e Ozieri (notoriamente caratterizzata da una considerevole affluenza turistica nel periodo estivo), che dal 2018 diventerà di Primo Livello”. E’ passato in Consiglio Regionale l’emendamento, a firma dell’onorevole Ruggeri del Pd, che garantisce dall’anno prossimo la definizione dell’agognato “1° livello”. Un passaggio importante e atteso che però, come già evidenziato dal consigliere regionale del territorio Marco Tedde, è di fatto “zoppo”. [Leggi]
Infatti non viene indicato il periodo esatto e soprattutto c’è il “nodo rianimazione”. Personale, macchinari, spazi e altro affinchè possa realmente realizzarsi il “1° livello”. Dunque, ad oggi, come spiegato bene dal medico radiologo Salvatore Costantino [Leggi], non ci sono i tempi per raggiungere l’obbiettivo nel 2018, almeno nella prima parte dell’anno. Dunque si arriva alla fine ovvero a ridosso della fine del mandato e delle nuove elezioni regionali (febbraio 2019).
Altra negatività, il fatto che resta il monitoraggio anche se non verrà fatto prima, ma dopo. Dunque, tradotto il “Primo Livello” potrà partire, ma poi Alghero e Ozieri se non avranno delle nascite sopra la soglia (e siamo già abbondantemente sotto, vista l’assenza di prospettive per le famiglie e la disoccupazione record), potrebbero perdere di nuovo questo riconoscimento. L’onorevole Tedde aveva chiesto di cancellare totalmente il monitoraggio e far partire il “Primo Livello” da gennaio 2018. Passaggi cassati e superati dall’emendamento del Pd. Comunque, ieri è iniziato il voto nella massima assise isolana, continueranno i lavori e a fine votazione del dispositivo si potrà definitivamente parlare. Nel frattempo, il “Nuovo Ospedale” oggetto di comitati, manifestazioni e proteste pare scomparso dai radar della politica che oggi governa Alghero, Sassari e Cagliari.
Nella foto l’ospedale civile