18 mesi di nulla: meglio il voto

ALGHERO – “Lo stato di pesante incertezza sul futuro governativo di Alghero non è gradito ad alcuno, in particolar modo considerata la difficile situazione del periodo in cui, evidentemente, ciò che resta della maggioranza non si rende conto della condizione di malessere in cui versa l’intera cittadinanza. La preoccupazione è che tutti gli annunciati progetti di sviluppo del territorio, con i quali l’attuale primo cittadino e i suoi eletti hanno vinto le elezioni invadendo letteralmente i media e le orecchie della gente durante la campagna elettorale, abbiano subito, nella migliore delle ipotesi, un pesante rallentamento, se non addirittura una dolorosa quanto inopportuna cancellazione”. Così il coordinamento cittadino dei Riformatori Sardi riguardo la crisi politica cittadina.

“Per la seconda volta consecutiva in pochi anni, gli algheresi si ritrovano con una maggioranza di governo dilaniata dalle contraddizioni interne e senza un progetto di crescita complessiva. La responsabilità di questo stato di cose è inconfutabilmente imputabile, anche stavolta, all’attuale primo cittadino, il quale è causa del teatrino politico in scena dal giugno 2012, quando il suo predecessore, da lui designato e dichiaratamente suo pupillo politico, assunse la guida della città. La storia è nota a tutti: dopo averlo sbrigativamente defenestrato senza pudore, ha condannato Alghero all’arrivo del commissario per poi prenderne il governo. Tutto questo sulla pelle degli algheresi, i quali, una volta per sempre, dovrebbero imprimere nelle proprie menti nomi e cognomi di chi improvvisa alleanze innaturali portando la città in uno stato di paralisi amministrativa, per poi riproporsi con una nuova verginità politica”.

“Ad oggi, dopo quasi 4 anni di esperimenti politici falliti e fallimentari, oltre che di tempo perso a discapito dello sviluppo socio economico di Alghero, nell’interesse degli algheresi, noi Riformatori riteniamo di averne avuto abbastanza, tanto di “bon dia” su Facebook che di inutili conferenze stampa. La città, le fasce deboli, le imprese, aspettano, ormai esauste, risposte certe e soluzioni concrete alle difficoltà del periodo, quali, solo per citarne alcune, il caos dei suoli pubblici, la disfatta dell’aeroporto e la fuga di Ryanair, la probabile perdita di posti di lavoro per la delicata situazione giuridica ed economica delle partecipate, le problematiche relative alle mense scolastiche, il destino incerto della sanità”.

“Inoltre, non sono più rimandabili il raggiungimento di obiettivi importanti come ad esempio la riqualificazione del porto di Alghero, una programmazione e promozione turistica vera ed efficace, una città pulita e decorosa (transenne comprese). Tutti propositi da raggiungere, evidentemente, con uno staff competente e all’altezza della situazione, ma soprattutto in sinergia ad un governo regionale che, a quanto pare, sembra non dare il decantato credito al primo cittadino. Dopo circa 18 mesi di amministrazione, considerato che di parole se ne sono sentite sin troppe e che sono sempre meno gli alleati disposti a sostenere la politica degli annunci e delle conferenze stampa, crediamo sia arrivato il momento, per il sindaco, di trarre le conclusioni. Alghero è una città importante che merita una guida all’altezza della situazione”.

Nella foto l’incontro di qualche mese fa del sindaco Bruno nella sede dei Riformatori

S.I.