ALGHERO– “Altri 3 miliardi di aiuti di stato per la nuova Alitalia, dopo che la vecchia Alitalia ha lasciato debiti di straordinaria importanza con i fornitori che, paradossalmente, vengono aggrediti con cause civili dalla vecchia Alitalia in amministrazione straordinaria per ottenere la revocatoria fallimentare degli ultimi pagamenti effettuati. Nessun sostegno, invece, ai piccoli aeroporti e ai voli low cost”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde (F.I) commenta la imminente costituzione della nuova Alitalia con l’impiego di ulteriori 3 miliardi di fondi statali, che sommati agli aiuti statali degli ultimi 7 anni portano a oltre 4 miliardi di euro il costo per le casse dello Stato.
L’esponente politico di FI lamenta che nel frattempo non si hanno notizie della volontà del Governo di aiutare i piccoli aeroporti, che a differenza del recente passato oggi è consentito fare in funzione del nuovo quadro comunitario temporaneo in materia di aiuti di stato. Ne’ si parla di misure per incentivare i voli low cost. Nel frattempo le compagnie low cost, in assenza di contributi statali, si misurano con le modalità di riempimento degli aeromobili che prevedono forti distanziamenti che demoliscono alla base il modello low cost, basato su prezzi bassi e alto riempimento (load factor) dei velivoli.
“E’ evidente che un basso load factor costringerà le compagnie a praticare prezzi alti –sottolinea Tedde-. Ed è altrettanto evidente che i piccoli aeroporti saranno vittima di questa disarticolazione del sistema dei voli a basso costo che negli scorsi anni li ha fatti crescere e con essi ha ristorato i territori di riferimento, creando sistemi turistici per i quali i voli low cost hanno costituito linfa vitale. Con conseguente nascita e crescita di centinaia di micro imprese e di B&B che hanno rigenerato economie asfittiche.
E’ il caso dell’aeroporto di Alghero, per esempio, che con l’aiuto del low cost ha creato straordinari flussi turistici che hanno rigenerato un tessuto economico piuttosto stramato.” Tedde ricorda che Ryanair ha chiesto ai piccoli aeroporti la forte riduzione o l’annullamento, a seconda dei periodi, delle tasse d’atterraggio e passeggeri. E che gli scali dovranno rispondere entro maggio. “Credo che lo Stato, dopo avere salvato per l’ennesima volta Alitalia, non possa trascurare di intervenire per salvare i piccoli scali e sostenere i flussi turistici prodotti dai voli a basso costo”, propone Tedde.
“Specie in questo momento storico di straordinaria crisi del trasporto aereo, e soprattutto di quello low cost. Occorre approfittare della temporanea vigenza delle norme adottate di recente dall’UE col quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato, che consentono agli Stati e alle Regioni di sostenere le imprese senza rientrare nel campo di applicazione delle norme sugli aiuti illegittimi. Ma occorre far presto, in modo che prima della riapertura di giugno gli scali possano avere una prospettiva imprenditoriale chiara. Diversamente, si rischia l’asfissia dei piccoli aeroporti e il crollo economico di territori già stremati dal Covid-19 –chiude Tedde-“.