ALGHERO – “La politica deve fare le scelte e le deve fare in sintonia con il territorio, soprattutto quando le dinamiche investono direttamente chi, in quel territorio, opera e produce. Chiedendo che si creino le condizioni per poter competere ad armi pari con altre realtà, quantomeno sotto il profilo infrastrutturale”. Cosi Gavino Sini, presidente della Camera di Commercio riguardo la mancata realizzazione della Sassari-Alghero.
“La querelle sulla Sassari-Alghero sotto questo profilo è emblematica per comprendere quando questo stato di cose debba cambiare. Sulla vicenda, e all’indomani dell’incontro tra le parti politiche e sociali ad Alghero, è ferma la posizione della Camera di Commercio di Sassari attraverso le parole del suo presidente, Gavino Sini:” Un plauso al sindaco di Alghero, Mario Conoci che ha cancellato ogni divisione riuscendo a coinvolgere trasversalmente tutto il sistema politico economico e sociale del nostro territorio per una vicenda che da troppo tempo inchioda un’opera fondamentale per lo sviluppo, scontrandosi con vincoli e decisioni non nostre e calate dall’alto. Norme punitive e spesso scollegate dai percorsi necessari per scongiurare ulteriori difficoltà rispetto alla crescita della nostra Isola, i soliti atti dovuti dei quali nessuno si assume la vera paternità”.
“Il sistema economico e più direttamente il mondo delle imprese si è stancato di questo stato di cose e non accetta di soffrire ulteriormente per “atto dovuto”!!”. E prosegue, il presidente dell’Ente camerale sassarese su uno dei tanti, troppi temi che arricchiscono il cahier de dolèance del nord Sardegna :“Il nostro territorio non può accettare un ulteriore “collo di bottiglia” senza senso, una discriminazione anche visiva di un’ arteria importante per la circolazione di persone ed economie che improvvisamente deve restringersi in una vena minore con il rischio di intasamento e collasso”.
“Non si possono accettare le motivazioni per le quali la quattro corsie non debba essere realizzata e non si capisce come non si possa trovare soluzione equilibrata di rispetto del territorio ma anche delle persone che lo abitano e delle imprese che con difficoltà provano a tenerlo vivo. Non si possono più tollerare decisioni non nostre che seguano la più facile strada del veto piuttosto che cercare di salvare un’opera così importante per il rilancio e lo sviluppo non solo per il nord ovest dell’Isola ma per tutta la Sardegna”.