ALGHERO –“Dopo la legge regionale di interpretazione autentica del PPR, anche l’ok del Governo alla realizzazione della strada Sassari – Alghero è una buona notizia che almeno in parte ripara i danni fatti dallo stop del Ministero dei beni culturali. Ora occorre dare gambe e cuore al procedimento nominando un Commissario ai sensi del Decreto semplificazioni.” Così l’ex sindaco di Alghero commenta il via libera dato dal Governo alla realizzazione della infrastruttura viaria. Tedde ricorda che la legge approvata qualche giorno fa in Consiglio Regionale con i voti del centrodestra sardista già superava il parere negativo del Ministero dei beni culturali, interpretando in modo autentico il Piano Paesaggistico Regionale e sbloccando la realizzazione della strada 4 corsie Sassari-Alghero. “Una legge della quale siamo orgogliosi -sottolinea l’esponente di Forza Italia- perché nella parte che riguarda la Sassari-Alghero la norma ha tratto ispirazione da una proposta tecnico-giuridica che Forza Italia Alghero fece vanamente al Presidente Pigliaru nella scorsa legislatura, e ribadì a gennaio al Presidente Solinas e all’Assessore dei Lavori Pubblici Frongia, questa volta con miglior fortuna.”
L’ex Consigliere regionale reitera la proposta fatta qualche giorno fa a Conte di applicare il Decreto semplificazioni, di coinvolgere in tempi rapidi il Presidente Solinas e di nominare un Commissario straordinario per la realizzazione della Quattro corsie Sassari-Alghero. Una norma che secondo Tedde pare scritta per la Sassari-Alghero. “Il decreto semplificazioni dispone che per l’esecuzione e l’accelerazione degli interventi infrastrutturali che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico, a livello regionale o locale, i Commissari straordinari possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante, operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici e provvedono ad esercitare le loro funzioni anche a mezzo di ordinanze. “Auspichiamo una applicazione rapida della norma, che consentirebbe di recuperare almeno in parte i decenni perduti –chiude Tedde-.”