Gpl e gasolio: stangata per i sardi

CAGLIARI – A Natale arriva la stangata per cittadini e attività produttive della Sardegna: da oggi meno sconti su Gpl e gasolio per riscaldamento. Costerà di più riscaldare la casa, cucinare (riguarda anche il Gpl in bombole) e produrre alimenti o beni industriali. “La riduzione introdotta nel 1999 per le zone montane e non metanizzate, in particolare per la Sardegna e che era stata inserita tra i tagli della scorsa legge di stabilità 2015, imponendo un taglio del 5,07%, diventa retroattiva per il 2015 dall’11 dicembre, data di pubblicazione del decreto attuativo del presidente del Consiglio dei ministri – denuncia Il coordinatore Assopetroli-Assoenergia della Sardegna Riccardo Testoni – Questo fatto priva i consumatori della Sardegna di un valore superiore al milione e mezzo di euro l’anno: i nuovi importi in riduzione, come indicato dall’odierna circolare delle Dogane infatti, sono ora di 0,12256 €/litro per il gasolio riscaldamento e di 0,15101 euro/chilogrammo per il Gpl”.

“Questo provvedimento si mettono le mani in tasca a tutti i sardi, producendo un effetto a catena si riverserà su tutta la filiera produttiva – aggiunge – Questo taglio non è etico e la Regione dovrebbe giocare un ruolo da protagonista e rivendicare il diritto ad avere questo piccolo anticipo, in attesa che arrivi il metano che, a quanto sembra, non avrò tempi brevi, visto che non è stata ancora fatta la scelta politica sulle modalità di approvvigionamento della risorsa”. “Tutto questo avviene mentre un nostro progetto, condiviso dalle principali associazioni di categoria dell’isola, Confcommercio, Confindustria e Confapi, chiedeva all’assessore all’industria Maria Grazia Piras, ottenendone peraltro il personale gradimento – osserva ancora Testoni – di farsi portavoce di un raddoppio dell’attuale riduzione di costo su gasolio riscaldamento e Gpl. Confidiamo che dopo tale incidente di percorso, il progetto riparta e trovi finalmente l’attesa e ampia condivisione politica”.

Assopetroli-Assoenergia ricorda che il beneficio previsto sui combustibili è stato introdotto dal 16 gennaio 1999 come riduzione di costo sul gasolio (200 lire per litro) e sul Gpl (258 lire per chilogrammo) per riscaldamento, ampliato per importo dal 3 ottobre 2000 (ulteriori 50 lire) e per tipologia dal 14 febbraio 2001, comprendendo anche il Gpl in bombole distribuito in Sardegna e nelle isole minori. Ne sono beneficiari i privati cittadini e le imprese che sull’isola hanno usufruito finora di riduzioni della bolletta energetica per 35 milioni di euro all’anno. Tale entità, rimasta immutata fino all’attuale provvedimento normativo, ha calmierato solo in parte il divario di trattamento riservato da altri paesi a questo bene essenziale. La tassazione gravante sul gasolio riscaldamento in Italia è quattro volte quella dei principali paesi europei, e il prezzo di vendita è pari al doppio della media ponderata dei 28 paesi (dati Oil Bulletin).

Nella foto un distributore di benzina

S.I.