ALGHERO – “Si è tenuta a Roma una manifestazione unitaria delle varie sigle sindacali rappresentanti le imprese balneari per sostenere le Regioni che, tramite i loro assessori, si sono confrontate con il Governo sulla riforma del Demanio: il presidio, organizzato dal Sindacato Italiano Balneari S.I.B./FIPE – Confcommercio, FIBA/Confesercenti, Assobalneari Italia/Confindustria e OASI-Confartigianato, ha visto oltre 2.000 imprenditori da ogni parte d’Italia ed una delegazione deglistessi ha anche incontrato il Ministro degli Affari Regionali Enrico Costa con cui c’è stato un confronto positivo”. Intervento di Mimmo Pirisi capogruppo del Pd di Alghero.
“Il motivo della manifestazione risiede nelle direttiva Bolkenstein emanata nel 2006 dall’Europa che prevede la liberalizzazione delle concessioni balneari ed il ricorso a bandi per l’affidamento delle spiagge tramite un’asta pubblica delle concessioni demaniali a partire dal2020, su cui pende però una imminente sentenza della Corte di Giustizia Europea che, su richiesta del Tar Sardegna, dovrà esprimersi sulle attuali proroghe fissate per quella data, con il rischio che il verdetto possa ripristinare la precedente scadenza del 31 dicembre 2015 ed obbligare di conseguenza le imprese balneari ad essere messe immediatamente a gara: gara senza alcun diritto di opzione da parte dei concessionari.”
“Un problema che anche in Sardegna potrebbe diventare una catastrofe se si pensa che, secondo le cifre fornite dal presidente del SIB Sardegna, Alberto Bertolotti, ci sono 900 concessioni balneari tra hotel e aziende, che danno lavoro a 1.500 operatori fissi e 4.500 stagionali, garantendo un fatturato medio annuo di 150 mila euro: la situazione è tale che le regioni, con il sostegno degli imprenditori del settore, erano pronte a intraprendere strade autonome legiferando per mettere in salvo gli stabilimenti e supplendo così alle eventuali carenze a livello nazionale, sebbene il Ministro Costa abbia garantito la convocazione di un Tavolo tecnico Stato-Regioni che vedrà coinvolte anche i rappresentanti dei balneari per far sì che si possa in tempi brevi redigere una nuova legge di riordino delle concessioni turistico-ricreative”.
“Fino a poco tempo fa infatti mancava una soluzione legislativa da parte del Governo (anche in caso di bocciatura delle proroga) e che potesse portare al riordino delle concessioni balneari, mentre le Regioni avevano richiesto che si potesse ripartire nella discussione ddiscussione dalla riforma del cosiddetto doppio binario, ovvero un periodo transitorio più lungo per gli attuali stabilimenti ed una immediata risposta pubblica con bandi per nuovi lotti di spiagge per le nuove concessioni. Nel frattempo, gli effetti della direttiva Bolkenstein si sono ripercossi in maniera del tutto negativa sul settore, visto che in dieci anni gli investimenti sono calati e anche l’indotto ne ha risentito, mentre Paesi come la Spagna hanno recentemente prolungato le concessioni balneari di trent’anni.”
“Ora fortunatamente pare sia imminente una riforma del Demanio che possa garantire la sicurezza economica delle imprese balneari: le ripercussioni di un vuoto legislativo avrebbero messo in ginocchio la categoria anche ad Alghero, ecco perché il PD cittadino esprime tutto il suo appoggio ad una realtà imprenditoriale e lavorativa fondamentale per lo sviluppo turistico alla base della nostra economia e sostiene quindi le richieste delle associazioni balneari per concessioni più lunghe -anche per le imprese che attualmente operano nel settore- in modo da salvaguardare la gestione familiare che caratterizza molte di esse, per l’alienazione con diritto di opzione delle zone di demanio marittimo non più di uso pubblico ed una maggiori equità e sostenibilità dei criteri di determinazione dei canoni demaniali marittimi.”