“Gettoni, Politica in sciopero”

ALGHERO – “E’ con grande rammarico che scriviamo di una sconfitta. Nell’ultimo consiglio comunale, finalmente dopo un anno e mezzo, è stata inserita all’ordine del giorno la nostra delibera sulla rimodulazione del gettone di presenza. Proponevamo un taglio all’importo del singolo gettone in modo da equipararlo alla media degli altri Comuni italiani, visto che ad Alghero tale importo lo reputiamo spropositato”. Cosi il movimento 5 Stelle sul mancato taglio del gettone.

“Siamo stati tacciati di populismo e di demagogia, parole abusate laddove non si hanno argomenti, quando la nostra proposta mirava semplicementead equipararci al resto d’Italia.
Purtroppo, la discussione non c’è stata, infatti non c’è stato alcun intervento dopo la presentazione della proposta fatta dal consigliere portavoce 5 stelle, se non due brevi interventi nelle dichiarazioni di voto. Abbiamo assistito ad una sorta di “sciopero bianco”, dove nessuno ha partecipato alla discussione generale, nonostante durante i Consiglii comunali, spesso, si siano passate ore ed ore a discutere del “sesso degli angeli”.
Abbiamo spiegato le motivazioni, la ratio e le opportunità di risparmio che tale provvedimento poteva portare alle casse comunali ma, soprattutto, l’opportunità da parte della Politica di dare un segnale importante, di vicinanza ai sacrifici che tutti i cittadini stanno facendo in questo momento di grave crisi sociale ed economica”.

“Non c’è stato alcun intervento per ragionare sulla questione, magari migliorativo e integrativo alla proposta, niente. Si poteva parlare di produttività, analizzare i dati, capire se e quali risparmi si potevano realizzare, discutere sul dove e come destinarli. E’ stata una sconfitta della Politica, politica che non è stata in grado di discutere in maniera matura ed equilibrata un tema del quale non bisognerebbe vergognarsi. E’ si vero che un singolo gettone può essere considerato irrisorio se paragonato agli stipendi dei vari onorevoli, ma è anche vero che il più grande edificio è stato costruito “gettone dopo gettone”… ops, “mattone dopo mattone”.