SASSARI – «Da lunedì i servizi cimiteriali, dopo il necessario intervento in via sostitutiva dell’amministrazione comunale, sono ripresi regolarmente e si sta procedendo con le operazioni di tumulazione nei loculi del nuovo cimitero». Lo precisa l’assessore comunale ai Lavori pubblici Ottavio Sanna che quest’oggi interviene sulla questione del cimitero comunale. «L’amministrazione comunale – riprende l’assessore delle giunta di Nicola Sanna – lunedì è intervenuta dopo aver inviato due ordini di servizio all’Ati che ha in concessione l’ala nuova del cimitero».
Con il primo ordine di servizio, datato 9 febbraio, la dirigente del Settore Lavori pubblici faceva presente che, «nonostante il raggiunto accordo sul quantum» da riconoscere per lo svolgimento delle operazioni cimiteriali al concessionario, i servizi rilevavano «una unilaterale sospensione delle tumulazioni con un pregiudizio grave per l’igiene pubblica». Per questo motivo dal Settore veniva inviata una diffida ad adempiere immediatamente. In data 11 febbraio, il dirigente del Settore con una nuova lettera prima ordinava la ripresa delle tumulazioni quindi avvisava il concessionario che se le operazioni cimiteriali non fossero riprese, dovendo adempiere a quanto previsto dal regolamento comunale per i servizi cimiteriali e di polizia mortuaria, entro le 8,30 del 12 febbraio l’amministrazione avrebbe provveduto senza ulteriore avviso a intervenire in via sostitutiva.
«Le operazioni cimiteriali – ribadisce l’assessore Ottavio Sanna – sono un servizio essenziale e non è possibile tollerare alcuna interruzione. Per questo motivo, in piena emergenza, l’amministrazione si è trovata costretta a intervenire per non creare disagi ai cittadini». Una situazione che – segnala la relazione del Settore Lavori pubblici – si era già venuta a creare nell’area vecchia del cimitero quando, a luglio 2015, l’Ati che gestiva vecchio e nuovo cimitero formalizzava la rinuncia al contratto per l’esecuzione dei servizi nell’area del vecchio cimitero. Una situazione che aveva messo in difficoltà l’amministrazione comunale che si trovava a non poter provvedere all’esecuzione delle operazioni di polizia mortuaria. In via d’urgenza così, l’esecuzione dei servizi nell’area del vecchio cimitero veniva affidata ad altra impresa che, con altre due, aveva partecipato alla manifestazione d’interesse pubblicata nel maggio 2015. Nelle determinazioni dirigenziali del luglio e dicembre 2015 sono riportate, nella massima correttezza e trasparenza, tutte le motivazioni che hanno condotto a quelle scelte di affidamento con carattere d’urgenza.
L’assessore quindi si sofferma sulla questione dei pagamenti: «Dagli uffici ci fanno sapere che dal 2009 al 2015 per le tumulazione e altri servizi in tutto il complesso cimiteriale nulla in più sarebbe dovuto, rispetto a quanto era già stato pattuito con un prezzo forfettario annuo di 700 mila euro con Iva».
Nella relazione predisposta dal settore Lavori pubblici si legge che le «prestazioni di contratto venivano regolate sulla base della Carta dei Servizi, tanto è vero che, fino al novembre 2015 l’Ati non ha mai richiesto alcun compenso, né proposto alcuna variazione delle tariffe per l’esecuzione delle operazioni cimiteriali nell’ambito del project financing» del nuovo cimitero. Infine, il Settore Lavori pubblici di recente ha fatto sapere che dai primi di novembre a oggi sono stati messi in liquidazione al concessionario circa 445mila euro.
«Ci auguriamo che in tempi stretti si arrivi a ricomporre la questione – afferma l’assessore Ottavio Sanna –. In considerazione del fatto che era necessario un adeguamento dei costi, proprio a novembre è stato siglato un accordo attraverso il quale è stato indicato in 180 euro più Iva il costo per effettuare le operazioni cimiteriali. A dimostrazione che l’amministrazione comunale è venuta incontro alle richiesta dell’Ati, calmierando però le pretese della ditta che arrivavano fino a 315 euro, tutte a carico dei cittadini. Dispiace che si stiano introducendo elementi di speculazione politica in una vicenda che vede il Comune e la cittadinanza vittime di una situazione non certamente derivante dalla condotta dell’amministrazione comunale e dei suoi settori gestionali». E così l’assessore ai Lavori pubblici, nel respingere le pressioni politiche di questi giorni, conclude che «sarebbe opportuno distinguere l’azione politica da quella amministrativa. Non è la politica a decidere se ci sono gli estremi per eventuali accordi tra amministrazione e imprese, lo fanno altri soggetti attraverso il diritto. Noi dobbiamo occuparci di garantire la ripresa dei servizi essenziali per tutti i cittadini».