ALGHERO – Il fenomeno del parassita che sta devastando le coltivazioni degli ulivi in Puglia rischia di allargarsi fuori di confini regionali con conseguenze disastrose in termini ambientali ed economici. Il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la mozione presentata dalla lista Per Alghero, primo firmatario Mario Nonne, con la quale si chiede al Sindaco e alla Giunta di attivare una serie di interventi specifici atti a tutelare il patrimonio ambientale e agricolo. Mario Bruno ha già interessato del problema il Presidente della Regione Francesco Pigliaru il 17 Agosto scorso, chiedendo massima attenzione nei confronti del grave problema che potrebbe coinvolgere anche la Sardegna ed evidenziando la “necessità di intensificare di un Piano d’azione di contrasto al fenomeno, di concerto con l’Assessorato regionale all’Agricoltura e con le agenzie agricole, e favorire insieme a Regione e enti competenti misure di monitoraggio in tutto il sistema portuale ed aeroportuale sardo al fine di impedire l’introduzione e la diffusione di organismi nocivi e contagiosi.
Solo attraverso un rigoroso piano di controlli, e sfruttando l’importante vantaggio competitivo (almeno in questo caso) del suo essere “isola”, la Sardegna potrá creare le condizioni per rimanere indenne, salvaguardando un patrimonio dal valore inestimabile sotto il profilo produttivo, economico ed ambientale”. Richiesta dettata dalla preoccupazione che si vive ad Alghero e soprattutto tra i numerosi operatori del settore olivicolo per il possibile arrivo del parassita che sta mettendo in ginocchio l’economia agricola in Puglia, che sembra sia già presente in Corsica e che rischia di allargarsi con conseguenze disastrose in termini ambientali ed economici. “Alghero ha circa 1.270 ettari di superficie olivicola e produzioni di alta qualità, che si inserisce nell’olivicoltura biologica grazie sia ad imprenditori agricoli privati che a cooperative” spiega il documento approvato dall’Assemblea Civica. Oggi la coltura è presente nel 75% delle aziende agrarie algheresi e occupa il 17% della superficie utilizzata.
Considerato che l’ingresso del batterio in Sardegna potrebbe essere facilitato dagli scambi commerciali tra operatori sardi e pugliesi nel settore dei prodotti e dei materiali vivaistici, e che le piante ospiti della Xylella fastidios possono essere di oltre 150 specie, tra cui coltivazioni di importante interesse agricolo, ambientale e paesaggistico presenti in Sardegna, La xylella fastidios è quindi l’organismo nocivo più pericoloso tra quelli a rischio di introduzione nel prossimo futuro “e tale preoccupazione – segnalano i consiglieri della lista Per Alghero nel documento – risulta particolarmente fondata e reale”.