Turismo: Baleari umiliano la Sardegna

ALGHERO – “La politica dei trasporti regionali continua a fare acqua da tutte le parti!La grave situazione venutasi a creare ad Alghero e nel nord – ovest dell’isola a seguito del disimpegno della compagnia low-cost Ryanair avrebbe dovuto imporre l’individuazione di strategie alternative e l’adozione di interventi compensativi”. Cosi dal movimento Azione Alghero attraverso l’intervento del presidente Marco Di Gangi sul tema dei trasporti.

“Invece tutto tace e, pur potendo utilizzare le linee guida europee del 2014, che consentirebbero alla Regione di sostenere comunque i voli low-cost, Deiana e Pigliaru, con il pieno sostegno del proprio partito il PD, per non prendere decisioni in merito alla questione continuano a brandire l’alibi della procedura di infrazione ancora non definita,relativa ai contributi erogati ai sensi della legge 10 del 2010.Per sostituire il sistema di sostegno ai voli low-cost, esauritosi con la cessazione degli effetti della citata legge regionale, Pigliaru, l’assessore Deiana e la maggioranza al governo della Regione, negli oltre due anni del proprio mandato (iniziato a febbraio 2014), non sono stati in grado di individuare alcuna soluzione alternativa, concorrendo colpevolmente a generare l’attuale situazione. Totale fallimento anche sulla cosiddetta Continuità Territoriale 2, che scompare, eliminando i collegamenti tra l’isola e gli scali nazionali minori. Un intero territorio, quello di Alghero e del nord ovest, paga un altissimo prezzo in termini di accessibilità, con conseguenze disastrose sulla mobilità dei cittadini e sull’andamento economico di centinaia di imprese, segnando così il ritorno al peggiore passato.La Regione, azionista di SO.Ge.A.Al, non ha poi saputo o voluto definire precisi obiettivi e linee guida per la società di gestione dello scalo algherese, ancora oggi ci si limita ad attendere gli esiti della procedura di privatizzazione della stessa società, come se liberarsi del problema, cedendone la proprietà, fosse la strada migliore.I tempi sono ampiamente maturi per l’adozione di un piano regionale del trasporto aereo e la creazione di un sistema aeroportuale regionale che finalmente veda i tre principali aeroporti sardi, operare in rete,sulla base di una ben definita strategia, in stretta collaborazione tra loro , con l’obiettivo di assumere massa critica e una maggiore capacità negoziale con i vettori, al fine di ottimizzare e implementare i collegamenti, assecondando le differenti vocazioni”.

“Il modello turistico, economico ed aeroportuale delle isole Baleari che con circa 500.000 abitanti in meno della Sardegna e una superficie pari a poco più di un quinto di quella della nostra isola, ha movimentato nel 2015 quasi 33 milioni di passeggeri nei suoi tre aeroporti contro i 7 milioni e seicentomila degli aeroporti sardi la dice lunga sulla strada che dobbiamo ancora percorrere.Mentre il 2016 per il resto dell’isola è l’anno che segna una crescita importante dei flussi turistici, per il nord ovest è un anno da dimenticare a causa del forte trend negativo.Da unaGiunta di tecnici, che per loro natura dovrebbero ben sapere cosa fare, ci si aspettava ben altro. Ben altre reazioni si attendevano dai rappresentanti territoriali che nelle Istituzioni locali e regionali sostengono questa maggioranza. Anche grazie al loro connivente silenzio o al fiancheggiamento di queste “politiche” si stanno definendo scelte devastanti per il territorio. Ci si augura che i cittadini abbiano memoria sufficiente per non dimenticare”.

Nella foto sulla destra Marco Di Gangi

S.I.