ALGHERO – Inizia a fare veramente caldo. E non solo perchè si avvicina l’estate, ma perchè in ambito politico, e dunque nella comunità locale, iniziano ad affiorare quei temi che hanno da sempre caratterizzato la vita (o la fine) di molte amministrazioni comunali. E tutti, volenti o nolenti, ruotano intorno al tema dell’urbanistica. In particolare il Puc, Maria Pia, piano dell’agro, centro storico, Porto Conte e cosi via. Nelle ultime ore, in particolare, i riflettori sono stati puntati nuovamente sui terreni ubicati a ridosso dello stagno del Calik. Un breve articolo apparso su un quotidiano ha ribadito per l’ennesima che ci sarebbe stato un incontro tra sindaco e imprenditori, senza però far emergere niente di nuovo rispetto agli ultimi anni, se non che i privati, come almeno da quasi due lustri ad oggi, sarebbero pronti a dare gambe al progetto.
Sulla questione abbiamo sentito il consigliere regionale Marco Tedde che da sindaco andò molto vicino a dare avvio a tale progetto, oltre che a far approvare l’agognato Puc. Stiamo parlando di 6 anni fa. “Il finto attivismo di Bruno su Maria Pia è un “gargarismo politico” – l’ennesimo – che ha il solo fine di gettare fumo negli occhi”, su questo tema, come altri, il Re è nudo”. Non usa tanti giri di parole l’esponente regionale che chiede quello che in molti ribadiscono da tempo. Almeno da quando questo tema deflagrò nella campagna elettorale, anzi nel ballottaggio, tra Lubrano e Marinaro. E visto il (mancato) trattamento fece perdere quest’ultimo.
“Bruno sul tema deve essere una volta per tutte chiaro: con la sua maggioranza ma sopratutto con gli algheresi che sulla realizzazione delle nuove strutture ricettive in quell’area sperano da troppi anni. Ovviamente, anche lo stop imposto a questo grande progetto è frutto della fine anticipata della legislatura provocata nel novembre del 2011 da alcuni consiglieri non del tutto consci del loro ruolo a tutela del bene pubblico. Fine della legislatura che ha precipitato in un baratro – speriamo momentaneamente – i sogni di crescita e decollo economico della comunità algherese”. Tedde, come già detto, si riferisce al suo mandato che fu veramente vicinissimo all’atteso traguardo.
E poi ancora un commento a quanto pubblicato dall’attuale Primo Cittadino su facebook (social dal quale il sindaco oggi pare essersi nuovamente cancellato) “ricettività al servizio della fruizione dell’area”, ergo: ricettività è destinata solo a chi visita aree ambientali e fruisce delle strutture sportive e per il tempo libero e nulla più””, per l’ex-sindaco di Alghero questa “ammuina con imprese serve solo a galleggiare rinnovando legame di maggioranza con qualche consigliere che “pro bono pacis” finge di non capire oppure addirittura che fa “il matto per non montare di guardia” e tutto ciò per non assumersi la responsabilità di far saltare la maggioranza, come aveva fatto l’Udc – che ora è in effimera fase di resipiscenza – lo scorso anno”.
“Ma è evidente – chiude il consigliere regionale di Forza Italia Sardegna – che il programma di Bruno non consente di realizzare a Maria Pia il progetto degli imprenditori. Un vero peccato, perché quel progetto avrebbe riqualificato l’offerta alberghiera e creato qualche centinaio di posti di lavoro fra diretti e indotto. Oltre a consentire finalmente l’utilizzo del Palacongressi che da circa 5 anni è completamente abbandonato a se stesso. Una ciambella di salvataggio per il territorio, alla quale avevamo creduto, ma trascorso questo periodo fuori dal comune, sarà sicuramente, anche se con gravi accumulate problematicità, riattivare tutti questi virtuosi processi”.
Nella foto Marco Tedde
S.I.