CAGLIARI – Nei giorni scorsi il coordinamento provinciale di Sassari di Italia Unica si è riunita per esaminare la situazione della campagna antincendi 2016. Erano presenti i rappresentanti dei sindacati delle compagnie barracellari. La riunione, promossa da Giovanni Senes, era presieduta da Elena Vidili, Alessio Paganini, dallo stesso Senes e da altri dirigenti di Italia Unica, con l’intervento del coordinatore regionale Tore piana. Ha partecipato anche Rino Tedde, ex segretario regionale Cisl Vigili del Fuoco. È emerso un quadro allarmante di come la campagna antincendi sia stata organizzata da Regione.
Campagna che è partita ad alto rischio lo scorso 1 giugno. A oggi i vigili del fuoco non hanno ancora firmato il protocollo d’intesa con la Regione e non apriranno le sette sedi stagionali. Ma il dato più grave è che delle 158 compagnie barracellari presenti in Sardegna il 50 per cento non ha firmato il protocollo d’intesa con la Regione. Il motivo va trovato nella drastica riduzione dei finanziamenti alle compagnie barracellari attuata dalla Giunta regionale, che per il 2015-2016 ha registrato un pesante taglio. Nel 2013 il totale era di 4 milioni e 758 mila euro; nel 2014 4 milioni 747 mila; nel 2015 (con la Giunta Pigliaru) 4 milioni e 43 mila. Nel 2016 il crollo: passiamo a 3 milioni e 243 mila euro. Se verifichiamo i servizi istituzionali e quello che rimane di rimborso per la campagna antincendi a favore delle compagnie si passa dai due milioni e 309 mila del 2014 agli 805 mila di quest’anno. Se questo dato è diviso per i 5494 barracelli attualmente in organico e per 3 milioni e 597 mila ore di servizi medi, si arriva, nel 2016, a un rimborso orario di 22 centesimi, sui quali vanno anche pagate le tasse. Una cosa insopportabile e umiliante per chi presta il proprio servizio, che garantisce un contributo che nessun altro potrebbe dare. Ed ecco allora che in questi giorni le compagnie barracellari si limitano ad un pattugliamento del territorio (come previsto dalla legge regionale 25 1988 che istituisce le compagnie). Considerato che i barracelli insieme ai vigili del fuoco sono le sentinelle del territorio e che sono gli unici che garantiscono, anzi, garantivano, un servizio h24, si capisce quale rischio la Sardegna stia attraversando in questi giorni e, se non si interverrà, per tutta la stagione 2016.
Italia Unica, allarmata per una situazione che ormai appare sfuggita totalmente dal controllo della Regione e delle istituzioni, rivela che al danno si aggiunge la beffa. «In questi giorni ci risulta che la protezione civile regionale stia obbligando i comuni nei quali le compagnie barracellari non firmano il protocollo d’intesa antincendio alla requisizione dei mezzi della protezione civile regionale a suo tempo assegnati alle amministrazioni locali». La requisizione è insomma quasi una ripicca. Tanto da far gridare a Italia Unica che «la stagione antincendio parte nel pieno caos». Dati, considerazioni e informazioni sono stati pienamente condivisi dai numerosi comandanti dei barracelli e dai sindacati presenti alla riunione.
Nella foto un incendio in Sardegna
S.I.