ALGHERO – Uno dei compiti del Comune è far rispettare le regole. Per i vari settori del tessuto sociale, a in particolare in quelli legati alle attività produttive, ci sono gli organismi preposti: funzionari, dirigenti e nello specifico la Polizia Municipale. Dal viabilità al commercio, ad esempio in un posto come Alghero, l’impegno certamente non manca. Soprattutto quando un’amministrazione, come pare quella attuale, ne fa (almeno sulla carta) una colonna della propria azione.
Una scelta legittima, ma non facile. Infatti, soprattutto nei luoghi turistici e in particolare ovviamente nei mesi estivi, i problemi sono più che quotidiani. Perciò è necessario avere a disposizione tanti uomini e mezzi ovvero soldi in cassa, altrimenti sfuggono macroscopiche situazioni che vanno a cozzare con la volontà di far rispettare le regole a tutti. Insomma, fare gli “sceriffi” non è facile. Ed è così che si incappa nella chiusura di attività storiche e di fama mondiale, per motivazioni legate al rispetto delle regole (in questo caso dei suoli pubblici), e poi proprio davanti ai medesimi locali oggetto di continui e ripetuti controlli vediamo, come ogni anno, l’esplodere di situazioni totalmente fuori legge e ben oltre il consentito da una sorta di concordato silenzio.
Negli scorsi giorni, come da foto, all’inizio della passeggiata Barcellona, proprio davanti alle attività della piazzetta antistante (tra cui Milese, Poldo, Jo Pier e altri), è spuntato l’ennesimo mercatino a cielo aperto: una lunga sfilza di magliette, teli da mare, costumi e come chicca anche una bella cassetta di fichi. Dall’abbigliamento al cibo, un po’ tutto. E questo è solo un esempio. Infatti le spiagge sono già invase da venditori che prendono possesso gratis di spazi che invece ai comuni mortali (imprenditori locali che fanno i salti mortali) costano anche molto salato tra le varie tasse.
Far rispettare le regole e attuare una “politica” di questo tipo è piuttosto azzardato, perchè se veramente, come nel caso dell’amministrazione Bruno, si vogliono attuare queste forte azioni è giusto che, ad esempio, tutto il lungomare (dal Colle del Balaguer fino a Fertilia e oltre) sia immediatamente e costantemente liberato dalle numerose situazioni di abusivi per contrastare il commercio illegale. Altrimenti, è palese, si creano situazioni di incongruità che a taluni possono far pensare male, ma che invece, è oggettivo, sono figlie dell’impossibilità di fare gli “sceriffi” in una località turistica.
Nella foto il mercatino improvvisato e abusivo all’inizio della passeggiata Barcellona
S.I.