CAGLIARI – “Il senso di esistere della specialità, sia esso storico che geografico, non si discute. E la valorizzazione delle differenziazioni regionali è importantissima. È vero che il regionalismo italiano ha prodotto in alcuni casi situazioni negative, ma anche performance regionali di eccellenza in termini di qualità dei servizi erogati con efficacia ed efficienza. La ricchezza di queste esperienze non deve essere messa a rischio da meccanismi di centralizzazione”. Lo ha detto il presidente della Giunta della Sardegna, Francesco Pigliaru, nel suo intervento alla tavola rotonda “Specialità, due modelli a confronto: Sardegna e Trentino Alto Adige/Sudtirol” organizzato a Cagliari, nell’aula magna dalla Regione e dall’Università. Il presidente del Trentino Alto Adige, Ugo Rossi, in mattinata ha prima incontrato Pigliaru e gli assessori degli Affari generali, Gianmario Demuro, del Turismo, Francesco Morandi, e della Sanità, Luigi Arru.
Sardegna e Trentino vogliono avviare iniziative comuni nell’ambito della specialità e in alcuni settori economici. Secondo il presidente del Trentino Alto Adige: “le regioni speciali devono costruire un patto chiaro con lo Stato sui ruoli e sulle funzioni, un accordo politico basato sul reciproco rispetto. Nel quadro della riforma costituzionale ci sono spazi per la specialità da esercitare in chiave propositiva perché un atteggiamento di mera rivendicazione non è utile alla causa”. “Dobbiamo tenere insieme i diversi mondi della specialità, che significa mantenere unite e coese le regioni speciali del Nord e quelle del Sud. Lo sforzo unitario è necessario per dare nuova linfa alle istanze autonomistiche”, ha dichiarato l’assessore Demuro che ha moderato la tavola rotonda. Demuro ha poi sottolineato il valore positivo della specialità “in grado di essere fattore aggregante nella prospettiva di una forte integrazione europea e l’alleanza tra le regioni speciali può essere un elemento che favorisce la ricomposizione”. Giuseppe Zorzi, che coordina l’attività di cooperazione tra Alto Adige e Tirolo, si è soffermato sul percorso comune intrapreso dai due territori, “un’idea di euroregione che si sviluppa sull’onda propulsiva di affinità storiche e di comuni interessi”.
Filippo Spanu, capo di gabinetto della Presidenza della Regione sarda, ha invece descritto il percorso avviato da Sardegna, Corsica e isole Baleari, “un progetto di cooperazione tra realtà che hanno caratteristiche simili. Abbiamo già elaborato documenti comuni per dare vita a iniziative che favoriscano, nelle tre isole, lo sviluppo economico”. All’incontro hanno preso parte il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, il pro rettore, Francesco Mola, e il deputato Francesco Sanna (Pd), componente della commissione Affari Costituzionali, che ha inviato un video messaggio.
Nella foto il presidente Pigliaru
S.I.