CAGLIARI – La Sezione Sanità di Italia Unica, presieduta dal coordinatore regionale del partito Tore Piana, si è riunita sabato 16 luglio per analizzare, alla presenza di numerosi esperti del mondo sanitario, la grave e scandalosa situazione delle liste di attesa per esami come tac, risonanze, eco doppler, ecocardiogrammi, prove di sforzo, mammografie. Sono presenti infatti liste d’attesa che vanno da 18 mesi a 24 mesi ed in certi casi anche oltre. La situazione è insostenibile e sta peggiorando sempre più, creando disagi insormontabili ai cittadini sardi. Si tratta di una situazione inaccettabile e il presidente Pigliaru non riesce più a gestire questo grave stato di cose.
«Pare sia sfuggita completamente di mano la gestione della sanità in Sardegna e a nulla servirà la Asl unica che, al contrario – fa notare Tore Piana – renderà ancora più esosi i costi e accentrerà il potere decisionale, rendendo più lunghi i tempi decisionali e burocratici, conseguentemente aumentando la disinformazione sulle liste di attesa». Il coordinatore regionale di Italia Unica evidenzia come gli esami radiologici di tac, risonanze, radiologia tradizionale e ecografie rappresentino il fulcro intorno a cui ruota gran parte dell’attività medica sia ospedaliera che territoriale. «Oggi in Sardegna proprio queste attività rappresentano sempre più l’anello debole della sanità. Una situazione – afferma Tore Piana – che scaturirebbe dalla scarsa capacità e considerazione della dirigenza politica regionale».
«Esiste una perenne e diffusa incapacità, ma anche una cronica noncuranza, da parte dei vertici politici regionali a porre rimedio a tutto questo. Dall’altra parte sembra che siano aumentati i carichi di lavoro per radiologi dedicati, sia nei casi dell’emergenza-urgenza sia per quelli specificamente utilizzati per la diagnostica ospedaliera. Italia Unica propone una soluzione per abbattere drasticamente le liste d’attesa: fare funzionare i macchinari giorno e notte, h24, come già avviene in diverse regioni italiane, prima fra tutte il Veneto. Un paziente – riprende Tore Piana – sarebbe disposto a sostenere l’esame radiologico ben volentieri anche alle tre di notte pur di non aspettare due anni per lo stesso esame. Con questa decisione si ridurrebbero in modo drastico e definitivo le lunghe file d’attesa oggi in essere».
E il personale? Oltre a dotare i reparti specialistici di ulteriore personale specialistico (infermieri, tecnici e medici) sarebbe opportuno impiegare gli operatori attualmente in servizio negli ospedali, con gli straordinari concessi solo ai medici e infermieri che si dichiareranno disponibili e verrebbero retribuiti non solo sulle ore effettuate ma anche sul numero delle prestazioni svolte. «Questa la soluzione unica possibile – conclude Tore Piana, che preannuncia che la proposta sarà messa nero su bianco e trasmessa per lettera al presidente Pigliaru e all’assessore Arru – per l’abbattimento delle lunghissime liste d’attesa».
Nella foto Tore Piana
S.I.