ALGHERO – “Con la sua decisione odierna la Commissione Europea ha confermato ciò che diciamo dallo scorso anno. E cioè che “gli interventi pubblici a favore delle società di gestione aeroportuale non configurano aiuti di Stato ai sensi delle norme dell’Ue quando avvengono a condizioni accettabili per un investitore privato, secondo il principio del Meo (principio dell’investitore operante in un’economia di mercato)”. E’ Marco Tedde, Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, a commentare la decisione della CE sulla vicenda low cost.
“La Commissione ha anche rincarato la dose stabilendo che sempre per il principio del Meo gli “interventi pubblici a favore di società che esercitano attività economiche possono essere considerati come privi di elementi di aiuti di Stato ai sensi delle norme dell’Ue qualora vengano effettuati a condizioni che sarebbero accettate da un privato operante a condizioni di mercato. Se questo principio è rispettato, la misura non conferisce alcun vantaggio alla società e non comporta quindi elementi di aiuto di Stato. Invece, se il principio dell’investitore operante in un’economia di mercato non è rispettato, la misura configura un aiuto di Stato e la Commissione ne esamina la compatibilità con le normi comuni dell’UE che garantiscono equità di condizioni nel mercato unico europeo. Alla luce di questo pronunciamento –sottolinea amaramente Tedde- credo che il sindaco di Alghero sia incorso in un brutto scivolone, forse per recuperare il tanto tempo perso da novembre dello scorso anno, allorché ha chiesto ad un professionista un parere sulla compatibilità col Trattato europeo degli aiuti al traffico aereo low cost.” “In primo luogo perché per avere queste informazioni giuridiche, che oramai sono risapute –e oggi anche certificate- avrebbe potuto consultare la Comunicazione della Commissione Europea 2014/C, le linee guida del Ministro dei trasporti dell’ottobre del 2014 e le indicazioni operative Enac del novembre 2014″.
“Tutti elementi, questi, forniti anche dal Docente di Diritto della Navigazione Prof. Comenale Pinto in un recente incontro promosso dalle forze moderate algheresi. In secondo luogo – prosegue il consigliere regionale algherese – perché si sta sottoponendo ai probabili strali della Corte dei Conti, posto che spende denaro dei contribuenti algheresi per consulenze che attengono a materie di competenza della Regione o, al massimo, della società di gestione dello scalo aeroportuale algherese. Ma sbaglia anche il Presidente della Commissione regionale dei trasporti che, utilizzando le teorie attendistiche di Deiana, sculaccia Bruno ed il professionista incaricato e sostiene che l’aiuto al traffico aereo, e quindi al low cost, possa essere dato solo con risorse “date da utili di attività non aviation”. Concludendo che la Sogeaal non possiede queste risorse. E’ la stessa Commissione europea a ritenere che la società di gestione si atteggia come un operatore privato, e quindi sostiene legittimamente il traffico low cost, allorché il “prezzo praticato per i servizi aeroportuali” porta ad un utile ragionevole sul capitale investito per il gestore dell’aeroporto. Quindi, per valutare la rispondenza di una misura a favore di una compagnia aerea ai principi comunitari si deve tener conto delle entrate non aeronautiche ma anche dei diritti aeroportuali”.
“In buona sostanza, l’aeroporto di Alghero per l’incremento dei voli e dei flussi turistici può offrire alle compagnie aeree, low cost e non, incentivazioni, contributi, sussidi o altre forme di emolumenti o vantaggi economici, comprese tariffe aeroportuali ridotte. Ovviamente con una scontistica accessibile a tutti i vettori low cost interessati e con procedure trasparenti e competitive. L’importante è che si dimostri in anticipo che l’accordo fra aeroporto e vettore porterà ad un incremento dei profitti dello scalo. Purtroppo, il problema vero è che Pigliaru e Deiana dimostrano di avere preso gusto a stare alla finestra ad osservare la perdita per l’aeroporto di Alghero nel primo semestre del 2016 di 137 mila passeggeri. Che, moltiplicati per una spesa pro capite di 600 euro porta a minori spese dirette sul territorio di circa 80 milioni di euro che avrebbero funzionato da ulteriori moltiplicatori in termini di occupazione, crescita del reddito e della domanda di beni e consumi. Insomma, – si chiede l’ex Sindaco di Alghero – ora che la Commissione Europea ha ribadito il risaputo contenuto degli orientamenti europei cosa farà il duo Pigliaru e Deiana che sta provocando un disastro epocale per la Sardegna e, soprattutto, per il nord ovest dell’isola.”
Nella foto Marco Tedde
S.I.