CAGLIARI – I problemi legati all’inciviltà o all’ordine pubblico non possono essere certo ascrivibili ai pubblici esercizi che hanno fatto e continuanuano a fare la propria parte per rendere il centro di Cagliari un luogo atrattivo per i residenti e i turisti. Lo hanno sostenuto i rappresentanti di Confcommercio Sud Sardegna e Confesercenti della provincia di Cagliari durante il vertice di oggi in prefettura sulla sicurezza e l’abusivismo.
Il centro storico di Cagliari è diventato ormai un luogo di aggregazione come non lo è stato in anni passati quando transitare all’interno della Marina o di altre strade limitrofe, a seconda degli orari, era addirittura pericoloso. Oggi i ristoranti, le pizzerie, i bar e gli altri negozi che sono nati nei quartieri che si affacciano sulla Via Roma rappresentano un presidio del territorio, lo stesso che le forze dell’ordine – per tagli legati alla spending review nazionale e local – non riescono a garantire appieno. Lo stesso valore degli immobili, residenziali e commerciali, è schizzato verso l’alto, effetto dell’interesse che stanno suscitando queste zone della città.
Piuttosto Confcommercio e Confesercenti sollecitano controlli stabili da parte degli organi preposti. Verifiche stabili che devono interessare non solo la pubblica sicurezza, ma anche il commercio abusivo che rappresenta non solo un pessimo biglietto da visita per Cagliari, ma anche un danno economico all’erario statale e regionale per le tasse avase, oltre che concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori che, invece, pagano le imposte sulla merce venduta. Su questo punto le due organizzazioni i sono dette disponibili a accompagnare gli abusivi in un percorso di regolarizzazione delle posizioni nel settore commerciale, per creare nuova imprenditoria che voglia condividere le regole del mercato della legalità.