Le perdite Sogeaal erano casuali?

ALGHERO – Il prossimo 07 settembre 2016 si saprà se i privati avranno partecipato al bando per l’acquisto della quota di maggioranza del capitale sociale della Sogeaal spa. I Riformatori da tempo avevano intuito che la gestione della società era anomala, e che non rispondeva affatto alle prescrizioni dell’allora governatore Cappellacci, che, con la nota Legge 10/2010 imponeva, agli amministratori della società di gestione, l’obbligo del pareggio di bilancio al 31/12/2013. Il nuovo management non ha mai attuato una politica propria di una società di capitali come la Sogeaal, nella convinzione che alla fine la Regione avrebbe, come sempre, coperto le perdite. Pertanto costose e perdenti vertenze con il personale e con i sindacati, assunzioni clientelari, emerse in modo clamoroso nel dibattito in consiglio regionale, sprechi di vario genere ecc.. La gestione fallimentare ha determinato le condizioni di non poter ricapitalizzare le perdite strutturali, dovute a spese ordinarie, come affermato dal presidente dell’Enac Vito Riggio.

Come Riformatori ci chiediamo se le perdite erano casuali, con riferimento ad un periodo quinquennale, oppure facevano parte di un preciso progetto finalizzato a rendere obbligatoria la privatizzazione, magari in un momento di crisi di traffico passeggeri, importante per la valutazione delle azioni poste in vendita dalla Ras. I Riformatori hanno sollevato il problema che la gestione non di mercato non poteva durare molto a lungo, in quanto l’ipotesi della privatizzazione è contenuta già nella citata legge 10/2010. Ovviamente l’anomala gestione è sempre continuata nella stesso modo, presentando perdite ordinarie che hanno posto in movimento il meccanismo della privatizzazione, in quanto se ne sono create tutte le condizioni. Le reazioni contro la privatizzazione sono tardive e basate su argomenti tendenti a continuare a drenare finanziamenti regionali per coprire gli sprechi e le clientele gestionali della Sogeaal. Diversa è la lotta che il territorio ha fatto, con successo, a favore dei finanziamenti alle compagnie low cost.

Ora che si è definita la legittimità dei contributi co-marketing, il nord Sardegna deve mantenere una forte coesione in quanto la Ras sfrutterà ogni occasione per ridurre e limitare il versamento del contributo a favore del traffico low cost. Infatti i Riformatori ritengono che nulla potrà incidere la fantasiosa creazione di un comitato che monitori l’andamento degli incentivi su Ryanair, se non sostenuto da un adeguato peso politico territoriale. I Riformatori ritengono positiva la proposta del Sindaco di acquisire una minima quota, anche simbolica, del capitale sociale della nuova Sogeaal.

Giancarlo Spirito
coordinamento cittadino dei Riformatori Sardi