ALGHERO – Quanto accaduto a Porto Conte rimanda subito all’Arenosu. Tante le similitudini tra le due aree oggetto, entrambe, di abusi e aggressione alla natura. Al netto delle differenze etniche dei responsabili, che poco ci interessano, siamo davanti ad aree di estremo pregio ambientale, zone Sic (siti di interesse comunitario) e dentro il parco. Nonostante questo, non si è sentita alcuna levata di scudi delle associazioni che dovrebbero avere nel loro “core business” proprio queste tematiche al posto, ad esempio, dei “decibel”.
E allora è stato il consigliere comunale d’opposizione Michele Pais a puntare i riflettori sullo scandalo dell’Arenosu. Pineta, macchia mediterranea e verde devastati dalla presenza per anni del campo nomadi. Nonostante la chiusura dell’insediamento (decisa dall’amministrazione Bruno), però, l’area è ancora stracolma di immondizia. Una vera e proprio discarica a cielo aperto con anche rifiuti tossici. Il video di Algheronews.it racconta, nostro malgrado, il disastro ambientale. “Questa la situazione – spiega Pais, entrato nell’ex-campo accompagnato dalle forze dell’ordine – a poche centinaia di metri dal centro abitato e confinante con una struttura ricettiva. E’ la discarica a cielo aperto dell’ex campo nomadi nella pineta dell’Arenosu a Fertilia, in cui è possibile trovare di tutto e tra questo tutto moltissimo materiale altamente infiammabile, come legno, plastica, copertoni e “fogli” di catrame. Pensate se in quell’area dovesse scoppiare un incendio che effetti avrebbe? E mai possibile che non si intervenga con una prima bonifica tesa, quanto meno, a liberare la pineta da tutta quella immondizia? Dobbiamo aspettare l’azione criminale di qualche piromane per renderci conto di cosa dell’enorme bomba incendiaria ed inquinante presente in quel luogo? ”
“Innumerevoli le nostre denunce in tal senso, come al solito avvertite come fastidiosi atti di disturbo, ma niente è stato fatto, mi auguro – continua Pais – che l’esperienza di quanto capitato alla pineta Mugoni, aggravato enormemente dalla presenza di installazioni per campeggio (in disuso), possa suggerire a chi di dovere, Sindaco in testa, di intervenire immediatamente”. E poi dal consigliere d’opposione arriva anche una proposta: “non sarebbe neanche sbagliato poter pensare di utilizzare i medesimi rom, già impiegati in progetti lavoro per il Comune e pertanto regolarmente assicurati e retribuiti. Sarebbe, quanto meno, una forma di risarcimento in forma specifica dell’immane disastro ambientale che hanno provocato e che a qualsiasi altro cittadini gli avrebbe valso la galera e non una casa gratis, con tanto di utenze pagate, lavoro e pacca sulle spalle. L’integrazione, corretta e doverosa, passa sopratutto per il rispetto dei cittadini che hanno diritto a vedere ripulito un immondezzaio abominevole”.
Intanto, voci di corridoio, che però parrebbero piuttosto fondate, parlano di una non ancora cosi vicina bonifica, anzi. Dalla Laore non ci sarebbe ancora alcun ordine di servizio per intervenire all’Arenosu ed eliminare quella bomba ecologica pronta ad esplodere e creare ulteriori danni alla natura circostante oltre che alle persone, a partire da Fertilia, in quelle zone ci vivono e lavorano.
Nella foto l’ingresso dell’ex-campo nomadi
S.I.