Politica e puc: scontro nei 5 Stelle

ALGHERO – Malumori, battibecchi, scontri, minacce di denunce e addirittura richiesta di dimissioni. Anche questa volta, dopo l’esperienza con la candidata a sindaco Giorgia Di Stefano, il movimento 5 Stelle rischia di fallire nel suo intento di rappresentare un vero cambiamento, novità e soprattutto capacità gestionale della “cosa pubblica”. Per adesso il giudizio è sospeso, vista la presenza solo nei banchi dell’opposizione, ma certamente quanto è accaduto nel recente passato e sopratutto in queste settimane non può che far accendere una spia rossa.

Tutto è nato con alcune frizioni in seno al Meetup di Alghero. In particolare i rapporti pare non siano mai stati buoni in relazione ai due eletti Roberto Ferrara e Graziano Porcu. Relazioni che si sono ulteriormente deteriorate alla luce della linea adottata in Consiglio Comunale dai due portavoce. Per i rappresentanti del Meetup il loro atteggiamento è stato e continua a essere troppo morbido nei confronti di Bruno e della sua maggioranza. Questo sarebbe supportato anche dalle percentuali di voto con una evidente disparità di voto a favore dei governanti e molte meno invece le espressioni contrarie.

“L’opposizione light”, come l’abbiamo definita [Leggi], è solo uno dei motivi dell’acredine interna che c’è ad Alghero nel movimento. Altro tema che ha scaldato gli animi e che, per la verità, appare piuttosto fuori dal tempo e accomuna, in certi aspetti, i grillini catalani a quello che fu c’è un Alghero Migliore, movimento civico nato degli ultimi due sindaci nell’alleanza di centrosinistra, è quello di Maria Pia. Infatti sono letteralmente volati gli stracci, con anche la minaccia di denunce e altre forti prese di posizione, sull’accusa reciproca, tra consiglieri e primo Meetup la presunta volontà cementificatorie di uni o degli altri. “In questo tuo intervento risulti reo confesso quindi chi sarebbero gli speculatori del cemento? O il poco cemento giustificherebbe il tuo assenso? Siamo contro la cementificazione o no?”, chiede una sostenitrice a Porcu il quale risponde “non siamo contro la cementificazione in generale ma contro le colate di cemento: insomma, un conto è sostenere che un parco Urbano possa avere un Hotel al suo interno seguendo le direttive chiaramente espresse nel mio precedente post, un conto è invece appoggiare la lottizzazione di terreni dove, all’interno di ogni lotto, si costruirebbe una casa. Però, e siccome sei così preoccupata della cementificazione e ci accusi pubblicamente, in nome della trasparenza che tu sostieni di avere, perchè non ci fai pubblicamente la lista di attivisti che frequentano il Meet Up Alghero che sono proprietari di terreni nell’agro”.

Tutto questo, almeno restando sul tema, mentre l’economia algherese è inchiodata, ferma e progetti come Maria Pia, il nuovo porto, campi da golf, servizi e hotel, che potrebbero dare occupazione e sviluppo sono fermi. Senza considerare che mentre certa politica locale continua a puntare il dito contro l’iniziativa che doveva o dovrebbe essere realizzata a ridosso del Calik, in città vengono continuamente fatte colate di cemento nei lotti interclusi con la costruzione di palazzine e palazzoni i cui appartamenti difficilmente verranno venduti. Al netto di queste considerazioni che dovrebbero essere a conoscenza di chi si candida ad amministrare Alghero, anche in casa 5 Stelle, dunque, ci sono alcuni problemi che la rete ha messo in evidenza. Rumors danno anche per forti prese di posizione rispetto ai due portavoce consigliari che secondo il precedente regolamenti interno del movimento, dopo due anni di mandato si sarebbero dovuti dimettere, d’altra parte Ferrara e Porcu hanno incassato la piena fiducia del nuovo Meetup, quello 2.0, che si definisce “l’unico e ufficiale di Alghero”. Affermazione poi ritenuta non vera dallo stesso Meetup. La contesa non è chiusa.

Nella foto un banchetto dei 5 Stelle di Alghero

S.I.