ALGHERO – “I Comitati di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà, Guardia Grande – Corea e Maristella comunicano all’Assessore allo Sviluppo Economico, Natacha Lampis, che non prenderanno parte all’iniziativa Mondo Rurale, in programma nelle prossime settimane nell’agro di Alghero. Riteniamo infatti che le priorità da risolvere siano altre e lo rimarchiamo quotidianamente. Ricordiamo alla Lampis che, due anni fa, come primo impegno nei confronti delle borgate, aveva promesso l’apposizione dei nomi delle vie in agro. Dove sono finiti i soldi stanziati per quell’atto di civiltà? Dove sono finite le sue scuse e spiegazioni a riguardo nei confronti di chi le paga lo stipendio, cioè noi cittadini? Ieri c’è stato un incontro con il gruppo di lavoro per l’organizzazione di Mondo Rurale al quale abbiamo partecipato. Per l’ennesima volta si sono messe sul tavolo chiacchiere, forum, giochi, sterili incontri. Mentre le borgate hanno bisogno di fatti. Altri, presenti al tavolo, hanno fatto presente quali siano le emergenze dell’agro al quale l’amministrazione Bruno dovrebbe porre rimedio e le ricadute, nulle, dell’edizione 2015 dell’evento nei confronti degli agricoltori: gli amministratori invece pare vivano fuori dalla realtà anche se, grazie al cielo, un minimo di imbarazzo da parte dell’assessore c’è stato”. I Comitati di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà, Guardia Grande – Corea e Maristella dicono “No” a Mondo Rurale e di fatto bocciano le politiche in tema dell’assessore Lampis e del sindaco Bruno che incassa un ennesimo duro colpo che si riflette negativamente sul tessuto sociale.
“Con Mondo Rurale qualcuno vuole porre la ciliegina su una torta fatta di abbandono e indifferenza: è come se il proprietario di un supermercato uscisse a raccontare una favola a un bimbo che invece sta morendo di stenti. Buon Mondo Rurale quindi, in borgate che sono Beni Identitari di Sardegna ma lasciate cadere a pezzi, sudice e tronfie di promesse non mantenute, abusate, dai politici di turno, dei cittadini più labili ai quali basta una pacca sulla spalla o un’arrostita in compagnia per averne il consenso. Noi non ci stiamo, le borgate hanno sofferto abbastanza: l’anno scorso abbiamo collaborato tutti a Mondo Rurale, rimettendoci anche dei soldi ma sperando poi in fatti concreti da parte dell’amministrazione. Invece è trascorso un anno di vuoto pneumatico, anzi, di peggioramento generale. Per questo non ci sentiremmo a posto con la coscienza nel collaborare di nuovo per questa iniziativa poiché saremmo complici di un atteggiamento svergognato che non condividiamo e, al quale, prima o poi, si dovrà rendere conto.”
Nella foto la presentazione della scorsa edizione di Mondo Rurale
S.I.