ALGHERO – Non possiamo che essere soddisfatti. Oltre che per in numeri record che algheronews.it ha registrato nella sua prima settimana di vita, anche per motivi, meno autoreferenziali o forse di più. Dal primo momento, ovvero l’editoriale del direttore Stefano Idili, abbiamo tracciato un percorso: Alghero deve ritornare a guardare in alto, era il titolo. E non solo, in diversi articoli e in futuri approfondimenti andremo a trattare quelle tematiche e intervistare i protagonisti che dovrebbero oggi garantire questo “salto di qualità”.
E dunque fa piacere che il quotidiano la Nuova Sardegna percorra il nostro medesimo tracciato. Meglio, vuol dire che qualcuno lo abbiamo sollecitato. “Basta beghe, uniti per uscire dal buio”, ha initolato ieri il quotidiano cartaceo. Interviste coi sindaci Franco Cuccureddu (Castelsardo), Roberto Desini (Sennori, anche consigliere regionale), Marco Tedde, ex-sindaco di Alghero e consigliere regionale di Forza Italia e Mario Bruno, un passato in Regione e sindaco di Alghero. Il Primo Cittadino della Riviera del Corallo, in linea col vice-capogruppo azzurro, ha evidenziato la necessità di fare fronte comune per fare leva sui governi centrali riguardo le tematiche importanti del territorio: aeroporto, chimica verde, la solita litania di Surigheddu e Mamuntanas, gli ospedali, il porto. Quest’ultimo è esemplificativo: sembra che a qualcuno piaccia ancora avere un’infrastruttura che sta cadendo a pezzi e che non produce ricchezza, decoro e lavoro per quanto potrebbe. Tutto ciò mentre il turismo nautico è alle stelle e le imbarcazioni di lusso vorrebbero scegliere luoghi come la Riviera algherese. Intanto annotiamo che i leader politici del Nord-Ovest Sardegna, almeno a parole, si trovano insieme per ribadire il concetto già espresso da noi: Alghero, e il territorio, deve ritornare a guardare in alto. Ma se tutti sono d’accordo, destra, sinistra, alto e basso, media, associazioni di categoria, cittadini, cosa è che blocca l’avvio di progettualità che creino sviluppo, occupazione e benessere? Non è chiaro. Potremmo parlare della burocrazia, ma sarebbe troppo semplice alleviare la politica dai suoi compiti primari. Del resto chi si è candidato ad amministrare un territorio deve esserne capace e soprattutto avere come faro il bene comune.
Per adesso apprendiamo che, ad esempio, nonostante quando lo stesso percorso venga seguito da altri, ad esempio il Partito Democratico algherese o anche sassarese, questi vengano accusati di spostarsi su posizioni “destrose”, alcuni esponenti come i sindaci dell’area di sinistra come Bruno e Desini sono sulla stessa lunghezza d’onda del partito di Forza Italia per difendere il territorio e dare risposte ai cittadini. Il punto non è rincorrersi a vicenda e denunciare gli avversarsi di stare troppo a destra o troppo a sinistra, ma è avere una visione, conoscere il proprio territorio e i suoi attori. “I tempi che ci aspettano sono carichi di sfide e di prospettive, e anche di incognite’, per questo serve una classe dirigente che abbia una visione lungimirante”. Cosi, ieri, domenica 27 settembre 2015, il Presidente della Republica Sergio Mattarella. Un messaggio chiaro e diretto ai nostri amministratori.
Nella foto l’articolo di ieri della Nuova Sardegna
Stefano Idili