ALGHERO – “Sperando di sbagliare, neanche questa amministrazione riuscirà ad approvare il PUC. Nonostante il tanto decantato “cronoprogramma” di Mario Bruno prevedesse l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale entro l’estate 2016, le recenti affermazioni del sindaco spostano tale limite entro la fine del mandato. Una vera e propria presa in giro“. I Riformatori Sardi puntano i riflettori su un tema che, come un fiume carsico, appare e scompare, ovvero il Puc. Questione che, al netto delle solite promesse e annunci, ancora non veda alcuna approvazione, ma solo un enorme esborso di denaro per le casse comunali e dunque per gli algheresi.
“A questo punto ci domandiamo quanto sia realmente convinto il sindaco Bruno di riuscire nell’impresa, considerato che la maggioranza di governo è, ad oggi, numericamente in vantaggio di soli due consiglieri rispetto alla minoranza e che, potrebbe essere, tra loro siedano persone costrette ad astenersi dalla votazione di approvazione del Piano Urbanistico Comunale (sempre che il sindaco non abbia qualche asso nella manica tra le opposizioni dove qualche forza politica lo potrebbe sostenere)”.
“Siamo inoltre curiosi, a nome della collettività, di sapere quanto stia costando agli algheresi la mancata approvazione del Puc, strumento che determina lo sviluppo della città nel futuro con importantissimi effetti socio-economici, oggi più che mai attesi e necessari, la cui redazione, ricordiamo, venne assegnata all’Architetto Emilio Zoagli nel lontano 1994. «In tempi brevi deve essere approvato il nuovo Puc, che deve essere un Puc giusto», così era scritto nel programma elettorale del candidato sindaco Mario Bruno. Gli algheresi riflettano”.
Nella foto un incontro dei Riformatori Sardi
S.I.