CAGLIARI – “Errare è umano ma perseverare è diabolico e, nel caso di Laore, inizia anche ad essere molto costoso per i sardi.” A dichiararlo è Marco Tedde, Vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. “È da mesi che chiediamo al Presidente Pigliaru d’intervenire presso i vertici Laore per tutta una serie di comportamenti fuori dalla legge tenuti dall’attuale Direttore Generale. Tutti puntualmente censurati dai tribunali con sentenze di condanna che hanno previsto sanzioni rilevanti pagate da Laore e, quindi, da tutti i sardi. Parliamo di 3.000,00, 2.500,00, 1.215,00 euro oltre alle spese generali ed accessori previsti dalla legge. Denari pubblici – precisa l’esponente azzurro – pagati a causa di atti illegittimi denunciati e segnalati invano al Presidente Pigliaru con interrogazioni, alcune ancora oggi prive di riscontro, presentante prima che i giudici si pronunciassero”.
“L’ultima condanna in ordine di tempo risale allo scorso 29 settembre ed è la terza in pochi mesi. Le più gravi sono state inflitte a Laore per comportamenti antisindacali. In un caso – prosegue il consigliere regionale algherese – l’Assessore Falchi ci aveva rassicurati sostenendo che la nostra denuncia era infondata. Qualche mese dopo, però, il delegato all’agricoltura di Pigliaru è stato clamorosamente smentito dal Tribunale che condannava Laore per comportamento antisindacale del suo Direttore Generale con motivazioni analoghe alle tesi sostenute da me e dal Gruppo di Forza Italia. Non si possono tollerare comportamenti sistematicamente fuori dalla legge posti in essere da parte di chi, ricomprendo un incarico di alto dirigente, dovrebbe avere gli strumenti per governare l’ente a capo del quale è stato posto nel pieno e totale rispetto delle norme”.
“Se poi tali atti fossero adottati scientemente per perseguire fini estranei all’interesse dell’ente, allora la situazione sarebbe ancora più grave. In ogni caso – conclude l’ex Sindaco di Alghero – Pigliaru e il suo Assessore non possono rimanere a guardare ma debbono prendere provvedimenti come da me chiesto nell’interrogazione presentata oggi a Cagliari. Non si può continuare a consentire che l’alto dirigente di Laore continui a collezionare pensati condanne solo perché “tanto pagano i sardi.”
Nella foto Marco Tedde
S.I.