ALGHERO – “Abbiamo letto con stupore ed incredulità la delibera che predispone la nascita del nuovo giornaletto del Sindaco e dell’amministrazione con l’utilizzo naturalmente di soldi pubblici”. E’ anche il Partito Democratico, per bocca del suo capogruppo Mimmo Pirisi, a puntare i riflettori sull’ultimo caso esploso in seno a Sant’Anna ovvero quello riguardante il così detto “Periodico della città” voluto dall’amministrazione del sindaco Bruno che ha di già prodotto la delibera che dovrebbe approdare domani in commissione. [Leggi.
“Tenuto conto dell’assurdità e dell’inutilità dell’iniziativa che servirà solo a sprecare soldi dei cittadini, constatiamo che il Sindaco nonostante i problemi che questa città deve affrontare ogni giorno, ritiene prioritaria la nascita di questo giornaletto e cosa più grave in fretta e furia fa convocare la commissione competente per discutere e approvare il regolamento attinente la nascita del giornale come se questo atto sia indispensabile per la vita della nostra comunità (tengo a precisare che in questi ultimi due mesi le commissioni sono state convocate con ritmi ridotti)”.
“E’ sconcertante evidenziare che si continui a negare l’utilizzo di soldi pubblici quando nel regolamento si parla all’articolo 3 (finanziamento e pubblicità) “il finanziamento del periodico è a carica dell’amministrazione comunale ed è previsto in apposita voce del bilancio annuale approvato dal Consiglio Comunale”, ed infine rimaniamo perplessi quando sempre nel regolamento si parla di pubblicità al massimo del 30% con l’obbiettivo di abbattere i costi di realizzazione, stampa e diffusione e distribuzione (quindi i costi esistono), ma la preoccupazione maggiore l’abbiamo nel constatare che in un periodo di grave crisi economica e già un miracolo se esistono aziende private che acquistano spazi pubblicitari sui media esistenti e se l’amministrazione si mette in concorrenza (cercando pubblicità) si rischia che molti media chiudano a vantaggio di chi con questa operazione tende ad amplificare la voce del Sindaco riducendo drasticamente la pluralità dell’informazione a danno questa del cittadino”.
Nella foto Mimmo Pirisi, Mario Salis ed Enrico Daga
S.I.