ALGHERO – Per un uomo delle istituzioni arrendersi allo spopolamento dopo che negli anni si sono anche prodotti provvedimenti all’opposto di quelle che sono le direttrici dello sviluppo e crescita è come alzare bianca. Ma non solo. Vista la compartecipazione a questa deriva è come palesare in maniera esplicita le proprie colpe. Però non si sta parlando di questioni molto serie come, ad esempio, l’utilizzo malsano dei fondi ai gruppi o altro, ma qualcosa ancora di più grave ovvero la morte di un territorio. Per questo le parole, di quale mese addietro, dell’assessore alla Sanità Arru che fanno il paio ad altre dichiarazioni di esponenti della medesima parte politica tra cui anche l’ex-patron di Tiscali Renato Soru, hanno fatto sobbalzare sulla sedia tutti.
“Non è giusto lavarsi la coscienza invocando gli immigrati quando si affronta il tema del decremento demografico.
Qando nessuno si preoccupa di facilitare la vita delle coppie che decidono di avere dei figli, il ricorso al tema dell’immigrazione diventa retorica”, commenta cosè l’esponente politico del Partito Democratico Enrico Daga le parole proprio del delegato della Giunta Pigliaru. “Sapete che per chi ha dei figli non esiste uno sconto per trasporti, sanità, sport, studio?”
“Che ticket sanitari e tariffe di acqua, luce e gas non tengono conto del numero dei componenti della famiglia e, anzi, il sistema attuale, penalizza i nuclei familiari numerosi? E che dire degli sforzi che gravano sulle spalle delle mamme, impegnate in una vera e propria odissea per incastrare gli impegni della giornata: lavoro, figli, abitazione. Gli esperti la chiamano: “conciliazione donna lavoro”. Quanti figli non nascono per la paura di non farcela?” E arriva alla chiusura Daga: “insomma, perché non utilizzare la nostra specificità per mettere in cantiere una legge che metta al centro la famiglia, per vivere meglio e, di conseguenza, combattere lo spopolamento? Facciamo una legge per la famiglia, presto, subito”.
Nella foto Enrico Daga
S.I.