SASSARI – La scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassari hanno arrestato Daniele Pitzalis, 30enne sassarese già noto alle forze dell’ordine, dopo un rocambolesco inseguimento per le strade cittadine. Erano infatti le 03.30 circa quando veniva segnalata al numero di emergenza 112 una rapina a mano armata perpetrata ai danni di una prostituta nigeriana nella zona industriale di Predda Niedda, da parte di un individuo successivamente allontanatosi a bordo di una Nissan Micra di colore rosso. Le immediate ricerche effettuate dalle gazzelle dell’Arma hanno consentito di intercettare fin da subito l’auto davanti alla rotonda del centro commerciale Tanit, senza tuttavia riuscire a identificare il suo conducente che, alla vista dei militari, si è dato a precipitosa fuga.
Incurante dell’alt imposto dai Carabinieri e di tutte le regole del codice della strada, il conducente della Nissan Micra ha iniziato a percorrere a forte velocità varie strade del centro abitato, collidendo ripetutamente nella sua guida spericolata anche con alcune auto in sosta, prima di fermarsi in modo accidentale su un marciapiede in via Anglona. In tale frangente, il fuggitivo, nonostante l’intimazione armi in pugno dei Carabinieri di arrestare la marcia e uscire dall’auto, ha speronato più volte l’autovettura di servizio dei militari allo scopo di guadagnarsi nuovamente la fuga e, nelle sue manovre azzardate, ha addirittura tentato anche di investire i militari, riuscendo quindi a riprendere la marcia ed ad allontanarsi a forte velocità dalla zona, per poi essere definitivamente fermato in viale Sicilia grazie anche all’intervento di un’altra pattuglia giunta in ausilio.
Il soggetto è stato così identificato in Daniele Pitzalis e, nel corso delle conseguenti perquisizioni personale e domiciliare, è stato trovato un pò di tutto: da una carabina ad aria compressa a munizioni calibro 9 illegalmente detenute, senza tralasciare sostanze stupefacenti e materiale utile al confezionamento della droga. Nel corso della successiva mattinata, in via Michelangelo Buonarroti, è stata inoltre rinvenuta da un privato cittadino anche l’arma verosimilmente utilizzata dall’interessato per compiere la rapina e che, nel corso dell’inseguimento, ha probabilmente gettato dal finestrino nel tentativo di nascondere le tracce dei reati commessi. L’arrestato è stato infine portato presso il carcere di Bancali a disposizione dell’autorità giudiziaria e dovrà ora rispondere di una lunga lista di reati, che gli saranno contestati dal Sostituto Procuratore, dott.ssa Emanuela Greco, nel corso della prossima udienza di convalida.
Nella foto una prostituta e i carabinieri
S.I.