ALGHERO – Verranno trasferiti nella voliera di preambientamento realizzata a Marina di Lioneddu all’interno del Parco di Porto Conte , presumibilmente, entro fine mese i 17 giovani grifoni arrivati dalla Spagna e per il momento ricoverati presso il centro di recupero faunistico di Bonassai. Grifoni che verranno poi liberati in una fase successiva e andranno a rimpolpare la popolazione di questa specie sulla costa del nord ovest della Sardegna tra Porto Conte e Bosa. Prosegue dunque, secondo programma, il progetto denominato “Life Under Griffon Wings” LIFE14 NAT/IT/000484. Il progetto finanziato a valere su fondi comunitari “Life+” è stato sviluppato dall’Università degli Studi di Sassari in partenariato con il Comune di Bosa, l’Agenzia Forestas e il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna, grazie al networking con La Junta de Andalucia e la Vulture Conservation Foundation e alla collaborazione con gli Assessorati regionali alla Difesa dell’Ambiente, alla Sanità e all’Agricoltura, il Parco naturale regionale di Porto Conte, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e l’Agenzia Agris.
“Le principali azioni del progetto riguardano la creazione di una rete di carnai aziendali per mitigare la carenza alimentare, l’addestramento di un’unità cinofile per prevenire l’uso di bocconi avvelenati e ancora il rinforzo del Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai. Non solo nel corso della durata del progetto è prevista la liberazione di 60 grifoni provenienti dalla Spagna per risolvere la critica situazione demografica della popolazione. Ultima azione l’incremento dell’attratività turistica del territorio. La gestione dei giovani di grifone richiederà però almeno in tutta la fase progettuale una disciplina degli accessi e della fruizione del complesso forestale di Prigionette-Porto Conte ossia il cantiere dell’Agenzia Forestas”.
Pertanto il direttore del Parco di Porto Conte Mariano Mariani ha emesso un ordinanza ambientale che avrà una efficacia fino almeno al termine del progetto quindi fino al dicembre 2018 che ordina l’interdizione all’accesso dei visitatori nell’area costiera compresa tra l’isola Piana e Marina di Lioneddu insieme a tutto l’areale dove è presente il carnaio e la voliera di preambientamento dei grifoni. Questo per evitare che in questa delicatissima fase di liberazione e ambientamento delle nuove coppie di grifoni spagnoli sia limitato al minimo il disturbo antropico.
Nella foto la voliera realizzata per i grifoni
S.I.