ALGHERO – “Lo scorso Aprile, come Riformatori, demmo per primi la notizia che il piano di gestione dei rifiuti del porto di Alghero, redatto dalla locale Guardia Costiera, era stato approvato dalla Giunta Regionale e che, conseguentemente, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto, ai sensi della L.R. 0.06.2011 n° 12 e della L.28.12.2015 n° 228, attuare le procedure relativamente all’affidamento del servizio”. Cosi i Riformatori Sardi che intervengono, ancora una volta, sul porto di Alghero, forse la più grande occasione mancata di sviluppo che ad oggi attende ancora il via libera regionale per l’avvio del progetto di riqualificazione. Ma nel frattempo resta il problema dell’igiene e decoro dell’approdo.
“Ad oggi, nonostante l’avvicendamento all’assessorato preposto, che in alcuni casi è stato fatto passare come la cura di tutti i mali, ancora non è dato sapere a che punto siano le procedure di che trattasi. Segno inequivocabile che le magie non le sa fare neanche il Mago Selvan, buon illusionista, anche lui. Intanto la stagione estiva, apparentemente lontana, non tarderà ad arrivare trascinandosi inesorabilmente, se nulla dovesse smuoversi, le solite problematiche che da tempo denunciamo e che l’attuale amministrazione non riesce neanche lontanamente ad affrontare se non, ad alibi delle proprie mancanze, cercando di accollare le responsabilità addosso ai cittadini e pubblicizzando vuote campagne educative”.
“Non vorremo che si stesse pensando di accorpare il servizio di raccolta dei rifiuti portuali con il nuovo appalto di quello cittadino (chissà tra quanto). La gestione disastrosa che dopo due anni, nonostante le tante promesse fatte in campagna elettorale dall’allegra Brigata Bruno (o ciò che ne rimane), vede la città ancora sommersa di rifiuti. Un pò di buon senso dovrebbe far si che si procedesse separatamente e in tempi celeri per l’affidamento della concessione di servizi in ambito portuale”.
“Non ci vengano a dire che affidare il solo servizio portuale sarebbe antieconomico e che nessuno parteciperebbe, prima di avere, per lo meno, aperto una manifestazione di interesse. Inizino a governare i processi, trasformino la fantasia, con cui riempiono i giornali e i social, in vera visione gestionale o se ne vadano a casa”.
Nella foto Marinaro, Montis e Spirito dei Riformatori Sardi
S.I.