CAGLIARI – Vincere la sofferenza è possibile. Soprattutto se è quella dei malati oncologici terminali. E, in questi casi, la morte può fare davvero meno paura. Sono questi i temi, delicatissimi, della conferenza “Saper accompagnare: quando la morte non fa più paura”, che si terrà sabato 26 novembre (alle 9) nell’Aula Costa del San Giovanni di Dio. La giornata è stata promossa dal Servizio Day-Service di Terapia palliativa e del dolore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, diretto dal professor Gabriele Finco. Al centro della conferenza, l’assistenza ai malati terminali da parte degli operatori sanitari e delle famiglie, che si concretizza anche nel confronto diretto con la morte. E a parlarne sarà soprattutto chi ha avuto esperienza diretta, i familiari dei pazienti in particolare. Tra loro anche Valentina Casalena, moglie dell’indimenticabile Andrea Parodi.
«La morte – spiega la dottoressa Maria Cristina Deidda,del Day-service cure Palliative dell’Aou – appare oggi come un evento da nascondere, minimizzare, ospedalizzare, ma le cure palliative restituiscono alla morte la sua naturale dimensione: essa è parte della vita, l’epilogo per il malato terminale, motivo per ulteriori approfondimenti esistenziali per chi rimane». Insomma, la morte può davvero fare meno paura. «Vedremo tutto questo – prosegue la Deidda – sotto l’ottica antropologica, con l’osservazione del culto del “morire” dei popoli nella storia, dell’ottica psicologica, che analizza le ripercussioni del distacco da una persona amata, del medico e dell’infermiera, che mettono in campo strategie terapeutiche e comportamentali e dell’ottica dei familiari che ci raccontano il loro vissuto di accompagnamento».
Alla conferenza parteciperanno, tra gli altri, anche l’oncologa Denise Vacca, la psiconcologa dell’Aou di Cagliari Franca Billa, Maria Antonietta Fenu, infermiera del Day-service cure Palliative dell’Aou di Cagliari, Franca Pretta del Tribunale del Malato di Cagliari. E grande spazio sarà dato a familiari e assistenti dei pazienti terminali tra i quali, Valentina Casalena, Liliana Poddine e Norma Deidda.
Nella foto l’ospedale San Giovanni di Dio
P.S.