ALGHERO – “La privatizzazione della Sogeaal è stata predisposta tramite un atto legislativo regionale del 2010”. Parte da lontano, dunque, il processo che in questi giorni ha visto la sua sintesi. Lo ricorda da subito il generale manager Mario Peralda, intervistato da Algheronews, che non nasconde la fatica del momento, ma anche la soddisfazione per aver raggiungo l’obiettivo prefissato. Del resto, le critiche, anche feroci, non sono mancate. Ma, ad oggi, evitando di ricostruire 20 anni di storia della società che, come disse un consigliere comunale algherese, “ha visto tutti bagnare il biscotto”, e dunque “non c’era altra via d’uscita: privatizzazione o fallimento. Questo anche alla luce della bocciatura del decreto Madia da parte della Corte Costituzionale e soprattutto della necessità di non perdere altro tempo prezioso”, questo è stato ricordato negli ultimi giorni da chi ha difeso tale iter.
Inutile trasformarsi in esperti del diritto di navigazione e ancora di più in specialisti dei dettami europei, oggi l’offerta che, al netto delle denunciate vicinanze politiche, è giunta sul tavolo è l’unica e, vista la partecipazione della “finanziaria” statale “Cassa Depositi e Prestiti” non può che dare, almeno sulla carta, delle garanzie. Ma non solo. Infatti F2i (Fondi Italiani per le Infrastrutture, il nome dice già tutto) ha quote gestionali ed è all’interno di importanti scali nazionali come quelli di Bergamo Orio al Serio, Malpensa, Torino, Napoli, Bologna e adesso Alghero.
L’offerta è valida in riferimento ai requisiti presentati. Si stanno esaminando i requisiti che, vista la loro specularità con le richieste presenti nel bando, non dovrebbero far emergere intoppi. Adesso la speranza vera e di chi veramente vuole bene a questo territorio e in generale alla Sardegna è che al più presto vengano riattivati i voli con l’estero, anche in regime di low-cost, venga realizzato un piano di rilancio della società e che si salvaguardino i posti di lavoro utili alla ripartenza reale e fattiva dello scalo. Qualora questo avverrà, Alghero e il Nord-Ovest ne avranno tangibile giovamento e non esclusa un radicale cambio di rotta verso lidi più sereni e meno tempestosi.
Nella foto Mario Peralda
S.I.