ALGHERO – Oramai si è composto il puzzle degli eventi di fine anno in Sardegna. Regina delle piazze, almeno per quanto riguarda il nome proposto, è sicuramente Castelsardo. L’ospite speciale, atteso da tempo, da sempre con un nutrito stuolo di fans, è Franco Battiato. Uno degli artisti più importanti di sempre della scena musicale (e più in generale artistica) nazionale e oltre. Una scelta che premia il lavoro di questi anni del comune costiero guidato, in maniera virtuosa, dal sindaco Franco Cuccureddu che porta avanti un’offerta culturale sempre più di qualità e nello specifico, per il capodanno, ha di fatto preso le redini di quello che era già stato l’ultimo dell’anno di altri centri in particolare di Alghero.
Infatti l’offerta della Riviera del Corallo è, a detta di tutti, quella più debole e, a parte gli appuntamenti spalmati durante il mese di dicembre, scelta che nasce già nei primi anni del 2000, vede come ospite del 31 la “vocalist” Lara Taylor, un nome piuttosto sconosciuto e forse non adatto alla “piazza” catalana e che per questi motivi, e tanti altri, ha visto già esplodere una imponente polemica [Leggi]. Olbia propone un’idea di spettacolo targetizzata verso il pubblico più giovane però, a differenza della Riviera del Corallo, ha puntato su un paio di nomi “low-cost” ma noti tra i meno adulti ovvero il rapper Enigma (della crew di Salmo che ricordiamo è proprio di Olbia), il “dj” di Radio 105 Pippo Palmieri e diversi gruppi locali, alcuni molto noti.
Infine Sassari che, come Castelsardo, ha puntato su un nome importante dell’ambito pop italiano, ma in questo caso sull’astro nascente del cantautorato nazionale, Raphael Gualazzi. Artista giovane, ma di estremo valore e tra più i più graditi oggi, viste anche le classifiche di vendite digitali e i passaggi nelle televisioni nazionali. Cagliari, invece, punta nuovamente sul “capodanno diffuso”, altra idea nata nella Riviera catalana della Sardegna, con quattro piazze adibite per la proposta live di diverse band e dj dal rock al jazz passando per elettronica e reggae/ska e soprattutto poi su un’offerta del “notturno” con le discoteche che avranno importanti ospiti e proposte per tutti i gusti. In tutte le piazze, ovviamente, ci sarà anche il classico spettacolo pirotecnico. Quello che è chiaro, anche in questo caso, è che manca, sempre di più, una regia unica regionale per proporre la Sardegna in maniera univoca e più omogenea nei mercati turistici di riferimento. Ma su questo fronte c’è ancora tanto da fare.
Nella foto Franco Battiato
S.I.