ALGHERO – 5 Stelle a rischio implosione. Il “Movimento” attraversa forse il suo momento più difficile da quando è nato. Oramai i tempi del “Vaffaday” e delle piazze battagliere appaiono lontani anni luce. Le carrellate di questi giorni sui tg nazionali fanno apparire i “grillini” alla stessa stregua di coloro che dovevano essere mandati a casa proprio dai pentastellati. Invece gli scandali e le polemiche vengono affrontate sempre col solito ritornello del “due pesi e due misure” e questo sta facendo infuriare anche la base del Movimento.
L’arresto di Marra a Roma non può non essere considerato, infatti, un fatto gravissimo, come definito dal parlamentare Fico. Però la sindaca e il suo entourage, stile proprio Prima Repubblica, cercano di minimizzare. Dice che era uno dei 24.000 dipendenti. Bisogna andare avanti. Ma, purtroppo per lei non è così. Marra ricopriva un ruolo strategico e la stessa Raggi lo aveva confermato e difeso. E soprattutto rappresenta quello che, a parole, hanno sempre detto di voler combattere. Dispiace maggiormente per i romani e gli italiani tutti che la Capitale sia cosi male amministrata. Non certo da adesso, ma, come viene spesso ribadito, i 5 Stelle sono giunti al potere per fare meglio dei predecessori e non peggio o comunque uguale.
Ma, è evidente, che messi alla prova dei fatti stanno avendo grossi problemi. E questi dubbi stanno emergendo anche tra la base. “Come iscritto e attivista del Movimento 5 Stelle, e per il bene che voglio a questo movimento, chiedo che Beppe Grillo ritiri il simbolo alla giunta Raggi e ne chieda immediatamente le dimissioni”. Questo scrive un sostenitore algherese sui social. Si, perchè il malcontento è diffuso anche a livello locale e non solo centrale. Nella Riviera del Corallo oramai è da mesi che va avanti uno scontro durissimo tra i componenti del primo Meetup e i portavoce che, oramai, fanno capo alla nuova realtà nata da altri sostenitori.
L’avvento dei 5 Stelle ha sicuramente dato uno scossone alla politica. Ma passare da urlatori a governatori od oppositori dentro le assisi istituzionali non è facile per un movimento che alle spalle non ha alcuna formazione politica se non di persone che giungono da altri partiti. Purtroppo, però, questo oramai riguarda molte realtà. La fine dei partiti e soprattutto del filtro che ponevano tra “società civile” e luoghi di rappresentanza concretizza una serie di problemi che si ripercuotono in tutta la politica. E gli effetti infelici sono sotto gli occhi di tutti. Oramai tutto avviene tra social e qualche chat di whatsapp. La Politica, quella vera, sembra distante anni luce. Del resto la Sardegna, con Alghero in perfetta sintonia col diffuso disagio, ha detto un “No” grosso come una casa. Eppure qualcosa vorrà dire questo 73%. Sono tutti costituzionalisti provetti oppure ne hanno le scatole piene di essere malgovernati? E in questa fotografia anche i “Grillini” oramai appaiono sbiaditi. Per chi ci aveva creduto, un occasione mancata.
Nella foto il centro storico di Alghero
S.I.