CAGLIARI – Ricerca e sperimentazione, cultura, contaminazione, aggregazione e tecnologia: sono i principi ispiratori del Piano di gestione della ex Manifattura Tabacchi di Cagliari approvato il 23 dicembre scorso dalla Giunta. Il percorso verso la Fabbrica della Creatività nello splendido spazio restituito alla città è dunque nettamente tracciato: da aprile 2016 Sardegna Ricerche ha svolto le operazioni preliminari all’apertura per rendere disponibili gli spazi alle imprese culturali e tecnologiche, prevedere la contaminazione e collaborazione fra le professionalità e sperimentare il modello di gestione che sarà messo a gara. “L’approvazione del Piano di attività è un altro importante tassello per rendere l’ex Manifattura pienamente e rapidamente fruibile, un obiettivo a cui questa Giunta ha sempre lavorato per dare vita a una grande fabbrica della creatività con luoghi condivisi e dotati di adeguate infrastrutture tecnologiche”, dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci. “Un luogo dove start-up e cultura si incontrano, dialogano, collaborano e lavorano insieme. Un ambiente favorevole all’open innovation, dove l’arte e la creatività potranno esprimersi al meglio. Alle esigenze del settore culturale isolano diamo la priorità: la programmazione di medio e lungo termine prevede incentivi per lo sviluppo e il supporto di proposte culturali, con bandi che prevedono agevolazioni finanziarie e supporto”.
A gestire la programmazione integrata e la contaminazione in ambito artistico-culturale sarà un Manager Culturale con un budget di 500mila euro. Nella fase transitoria le attività centralizzate e funzionali all’organizzazione sono in carico a Sardegna Ricerche. È anche prevista l’attivazione di un bar, mentre nella seconda fase sarà attivato un servizio di ristorazione completo, con un contratto di gestione di 3 anni. A usufruire degli spazi della Manifattura saranno le imprese culturali, creative e del digitale: sarà selezionato con bando pubblico uno o più soggetti aggregatori di imprese per gestire gli incubatori o gli spazi di co-working, con concessione fino a un massimo di 6 anni. Per le imprese culturali è anche prevista una dote finanziaria di 500mila euro per gli allestimenti necessari allo svolgimento delle attività. In particolare gli spazi a disposizione delle imprese culturali e del digitale sono il primo e secondo lotto al primo piano della ex Manifattura, mentre alle sole imprese culturali sono riservati il lotto 5 al piano terra e il lotto 3 nel sottopiano.
Le attività temporanee, sempre legate alla creatività, potranno essere realizzate sino ad un massimo di 15 giorni negli spazi al piano terra che si affacciano al chiostro e nella sala convegni. Questi spazi sono già disponibili dall’inizio dello scorso novembre e prenotabili tramite il sito di Sardegna Ricerche, sezione Manifattura, in base al regolamento di utilizzo e al calendario delle prenotazioni. Il costo, in linea con gli altri spazi disponibili a Cagliari, va dai 100 ai 450 euro al giorno e comprende energia elettrica, banda larga, guardiania, gestione degli impianti centralizzati. Prevede l’agibilità a gennaio, l’affidamento del servizio di ristorazione a febbraio, del facility manager ad aprile e degli spazi imprese a maggio. Il budget per il 2017 prevede 500mila euro per l’allestimento delle imprese culturali, altri 500mila per animazione e contaminazione e un milione di euro per gestione e amministrazione. La costante attività di monitoraggio e valutazione di contenuti e costi del modello, che è una novità assoluta per la Sardegna, consentirà dopo i tre anni di comodato a Sardegna Ricerche di avere un quadro estremamente chiaro.
La Giunta Pigliaru ha scelto di percorrere la strada più rapida per riuscire ad aprire subito dando a Sardegna Ricerche, agenzia pubblica con forti competenze nella gestione di spazi complessi, il mandato di condurre la fase di transizione. Era infatti necessario un Regolamento definito da un soggetto pubblico per garantire la prima apertura. “Dopo le assegnazioni provvisorie e i bandi pubblici per l’assegnazione degli spazi, entro tre anni completeremo la gara europea e daremo l’affidamento ad un unico gestore. In prospettiva lavoriamo al recupero dell’intero complesso, con la possibilità di un nuovo ingresso in via Lanusei e il recupero dell’ex cinema Due Palme. Vogliamo fare della ex Manifattura, luogo splendido che già migliaia di cagliaritani hanno potuto ammirare, un hub di rilevanza europea sui temi della cultura e della creatività”, conclude Paci.
Nella foto l’incontro dell’assessorato sulla Manifattura
S.I.